
«Il modello della “scheda parametrica” lo abbiamo sollecitato in Parlamento al ministro Barca perché può essere uno straordinario strumento per accelerare le procedure amministrative, responsabilizzando i privati e i tecnici». Lo afferma l’on. Pierluigi Mantini, dell’esecutivo nazionale Udc.
Poi osserva: «Occorre infatti più sussidiarietà per la ricostruzione, più società civile professionalmente responsabile e meno burocrazia amministrativa e politica». «Però è vero che [url”il decreto 1 presenta delle criticità”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=50481&typeb=0&Scheda-parametrica-decreto-alla-firma-di-Monti[/url], scarica la complessità spesso inutile sui tecnici e che gli ordini professionali, che sono attori indispensabili della ricostruzione, devono essere coinvolti meglio. Ciò che non è stato fatto prima si deve fare ora perché dobbiamo porre le basi per una primavera del ‘Centro Storico’ dell’Aquila».
«Abbiamo chiesto, ancora in questi giorni – prosegue il parlamentare – un potenziamento del Provveditorato alle Opere Pubbliche, che non può continuare a funzionare a mezzo servizio. Ora si registra una relativa accelerazione ma per fare buone opere pubbliche occorrono buoni progetti definitivi e non si può andare a gara sulla base di progetti preliminari. È invece quello che sta accadendo ed è molto rischioso».