Incendi, arriva la carta delle fonti idriche

8 febbraio 2013 | 07:48
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Incendi, arriva la carta delle fonti idriche

di Marianna Gianforte

L’incendio alla pineta di San Giuliano nel 2007e a quella di Roio nel 2012 all’Aquila; le fiamme a Rosciano, in provincia di Pescara, che hanno lambito le abitazioni costringendo all’evacuazione i suoi abitanti; ancora fiamme a Capestrano, sempre nel 2007, dove ancora sono visibili i danni del fuoco che invasero la costa della montagna fino alla Statale, bloccando spesso anche il traffico veicolare. Ma l’elenco è ancora lunghissimo, perché d’incendi è costellata la “storia” dei boschi d’Abruzzo.

Ora arriva la carta regionale delle fonti idriche, frutto di uno studio dei Comandi stazione del Corpo forestale dello Stato, che è pronta e presto sarà diffusa. Lo strumento, che servirà al Corpo forestale dello Stato e alla Protezione civile, è stato presentato ieri all’Aquila dall’assessore regionale Gianfranco Giuliante. Con lui anche il comandante regionale del Corpo forestale dello Stato Giuseppe Paolella, il direttore regionale dei vigili del fuoco Sergio Basti e il dirigente della Protezione civile regionale Pierluigi Caputi.

La carta permetterà alla Sala Operativa della Forestale e alla Sala operativa unica della Regione d’individuare le coordinate geografiche del possibile punto di approvvigionamento, riducendo ulteriormente i tempi d’intervento in caso d’incendi. «Si tratta di uno strumento indispensabile per ottimizzare l’efficacia dell’intervento – ha spiegato Giuliante – in quanto rappresenta l’ubicazione geografica delle fonti idriche utilizzabili dai mezzi aerei e terrestri in caso di incendi boschivi o di fiamme che interessino le infrastrutture». Per quanto riguarda i punti di approvvigionamento idrico in Abruzzo, sono 46 a Teramo, 50 all’Aquila, 5 a Chieti, 43 a Pescara. «Presto ne farà parte anche il Lago del Salto – ha aggiunto Giuliante – anche se si trova in territorio laziale». L’ubicazione delle fonti idriche è frutto delle indicazioni fornite dai Comandi stazione della forestale presenti in Abruzzo.

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La presentazione della Carta delle fonti idriche è stata anche l’occasione per fare il punto sulla campagna anti incendi boschivi avvenuta in Abruzzo per il quinquennio 2007-2012. «Il totale della stima dei danni causati dagli incendi boschivi in regione è di oltre 102 milioni di euro – ha commentato Giuliante – e fare fronte ad essi è difficile in tempi di tagli alle risorse da parte del governo. Nonostante i quali siamo sempre riusciti a lavorare efficientemente». Nel totale dei danni è compreso anche il costo del ripristino dei territori colpiti da incendi.

Sono stati 195 gli incendi avvenuti in Abruzzo nel quinquennio, per una superficie totale di 1.464 ettari. La provincia più colpita è stata L’Aquila, seguita da Chieti, Pescara e Teramo. I costi di prevenzione antincendio nel periodo considerato hanno raggiunto i 2 milioni di euro; sono 12,8 i milioni spesi per gli interventi di estinzione. Per spegnere gli incendi è stato necessario utilizzare 38 milioni di litri di acqua ed effettuare 175 interventi aerei.

Per quanto riguarda il costo di ricostruzione dei soprassuoli forestali distrutti dal fuoco ammonta a oltre 42 milioni di euro. Notevole anche il danno ambientale prodotto dalle fiamme che in questi 5 anni hanno invaso i boschi abruzzesi, quanto a produzione di legname, turismo, attività venatoria, emissione di anidride carbonica e tutela della biodiversità (27 milioni).

Il Corpo forestale dello Stato ha in Abruzzo ha 98 Comandi stazione che fanno riferimento ai 4 Comandi provinciali, ai 3 Uffici territoriali per la Biodiversità (Utb), ai 3 Coordinamenti territoriali per l’ambiente (Cta), dipendenti gerarchicamente dal Comando regionale Corpo forestale dello Stato per l’Abruzzo dell’Aquila. Sono i Nuclei o9perativi speciali (Nos) che si occupano di lotta attiva agli incendi boschivi. Si tratta di reparti altamente specializzati del Corpo forestale presenti nelle sedi permanenti di Avezzano e Popoli e in quelle temporanee di Chieti, Teramo e Barisciano (L’Aquila).

Il Corpo Forestale Stato è intervenuto su 320 incendi, impiegando 480 mezzi.