Soppressione della guardia medica: i sindaci della Valle siciliana dicono no

Il direttore generale della Asl di Teramo, dott. Giustino Varrassi ha approvato un provvedimento per la soppressione della guardia medica dedicata ai comuni di Castelli, Colledara e Castel Casagna, in linea con la spending review prevista dal Governo Monti.
Tuttavia, i sindaci dei suddetti paesi, al fine di evitare ciò, fanno il loro appello alle istituzioni della “Regione Abruzzo”, affinchè, il provvedimento in oggetto non venga ratificato dagli organi competenti.
Secondo i sindaci infatti, la soppressione della guardia medica, non solo non comporterebbe il risparmio di 240 mila euro a cui fa riferimento il provvedimento, ma con esso verrebbe meno anche il diritto di tutela alla salute pubblica visto che i residenti dei suddetti comuni, dovrebbero, in caso di emergenza, raggiungere direttamente l’Ospedale di Teramo, il che comporterebbe un ingente perdita di tempo.
Quanto al taglio della spesa, i sindaci sottolineano che, il risparmio sarebbe nullo, poiché la sede dove risiede la guardia medica è interamente pagata dai comuni suddetti e il medico di servizio, verrebbe comunque reintegrato in altre strutture.
Essi inoltre, poichè non raggiungerebbero il numero di abitanti valido per il mantenimento di una sede di guardia medica, invocano l’adesione del comune di Tossicia (ad oggi legato a livello sanitario a quello di Montorio al Vomano), che storicamente è parte integrante della Valle Siciliana.
La richiesta dei primi cittadini dei comuni si rivolge in particolare al governatore della Regione Gianni Chiodi, a cui chiedono «una particolare attenzione nei confronti della vicenda che coinvolge paesi già minacciati costantemente dallo spopolamento ma che allo stesso tempo rappresentano un valore aggiunto per l’Abruzzo.»
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