Sei Nazioni, dal sogno all’incubo

9 febbraio 2013 | 18:25
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Sei Nazioni, dal sogno all’incubo

di Marcello Spimpolo

Troppo bella per essere vera l’Italia dell’Olimpico o troppo brutta per esserlo quella di Murrayfield? Sicuramente dopo la splendida vittoria contro la Francia, l’Italia dimostra di non essere ancora nel mondo delle grandi, non essendo stata capace di dare continuità al gioco dimostrato sabato scorso.

Contro gli Highlanders perde gli scontri sui punti d’incontro, nell’uno contro uno gli scozzesi sono più aggressivi,determinati e li vincono tutti. La mediana, come ammesso da Capitan Parisse a fine incontro, fa scelte sbagliate con un Orquera che è la brutta copia del Man of the Match di Roma e non mette praticamente mai in condizione i trequarti di essere incisivi. Il nostro punto di forza di Roma, i primi cinque uomini, sono stavolta messi sotto dagli avanti scozzesi.

Il Ct Brunel:«Abbiamo fatto troppi regali, dobbiamo imparare da questa sconfitta a giocare con più intelligenza, con più testa». Ecco, la testa, siccome è impossibile che in una settimana gli Azzurri abbiano dimenticato come si gioca bene a rugby, la sconfitta probabilmente deriva principalmente da un problema di testa.

Come spesso ci accade, quando bisogna fare il salto di qualità, nelle partite della svolta, l’Italia non è in grado di reggere la pressione e fallisce.

La dichiarazione a fine partita di Andrea Masi va proprio in questa direzione: «Dobbiamo ragionare di più in campo, essere più tattici e sapere gestire meglio le partite. Queste “scoppole” ci fanno bene, se le usiamo per crescere».

Non che la Scozia abbia fatto cose straordinarie, ha però giocato un rugby basico, facendo bene nei fondamentali, con un possesso continuo e sempre avanzante. Questo ha permesso alla mediana, in particolare al numero 9 Laidlaw, Man of the Match, di attivare il veloce triangolo allargato che ha fatto molto male all’Italia.

Della formazione Azzurra si salvano dalla figuraccia i componenti della terza linea, in verità più Zanni e Favaro che Capitan Parisse, e l’aquilano Masi. Ora occorre archiviare prima possibile questa brutta sconfitta per riprendere il filo di questo Sei Nazioni con la partita in casa contro il Galles che si disputerà il 23 febbraio all’Olimpico di Roma.

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