Richi Pollice, ultimo saluto tra neve e musica

11 febbraio 2013 | 17:59
Share0
Richi Pollice, ultimo saluto tra neve e musica

di Alessia Lombardo

L’Aquila ricorda il trentaquattrenne Riccardo Pollice stringendosi attorno alla famiglia nel giorno dell’ultimo saluto.

La neve bianca cade durante il rito funebre, celebrato nella chiesa di San Francesco d’Assisi a Pettino dal parroco don Dante Di Nardo. Un dolore immenso quello di papà Eugenio, di mamma Rita, che ha accusato un malore prima dell’inizio della funzione, e del fratello maggiore Daniele.

Una sofferenza condivisa dai tantissimi amici, compagni di squadra del Roio Calcio, formazione di Terza Categoria, e colleghi del call center Transcom. Presenti alcuni Vigili del fuoco, il presidente dell’Aquila Calcio, Corrado Chiodi, assieme al diggì rossoblù Fabio Guido Aureli, e giocatori del calcio minore aquilano.

Da venerdì, giorno della scomparsa di Richi, si cercano risposte al perché sia accaduto tutto ciò, Don Dante prova a fornire una spiegazione ultraterrena. «I valori che Riccardo ha lasciato a chi l’ha conosciuto restano sulla terra – dice durante la messa – per dare risposte bisogna considerare un altro piano, non più terreno».

‘Polliciò’ amava il calcio, il mare e sorrideva. Per i compagni di squadra del Roio, visibilmente smarriti, era il ‘fratello maggiore’, guida in campo e nella vita. La maglia biancoverde con le firme dei compagni consegnata al fratello Daniele e una promessa da parte della propria squadra suggellano il legame con ‘Polliciò’.«Ti ricorderemo sempre e urleremo il motto sempre più forte: ‘Soffrire sempre, mollare mai! Pollice!!!’».

Mancherà tanto anche ai colleghi, con il suo viso sorridente «Sei andato in vacanza. Ti saluto così: ciao Riccardo, ci vediamo dopo».

Un vuoto incolmabile per gli amici, uno tra i più cari ricorda la passione di Richi per l’Inter, dando una maglia nerazzurra a Daniele. «Mi ricordo le giornate al mare, – dice – le partite a pallone».

Gli ultimi istanti in chiesa sono allietati dalla musica, poi volano nel cielo i palloncini nerazzurri.

‘Soffrire sempre, mollare mai! Pollice!!!’, ciao Riccardo.