
di Mario Guglielmi
Fabio Fazio, conduttore del 63° Festival di Sanremo:«
La nostra idea per quest’anno è quella di organizzare una manifestazione piacevole e allegra, in cui la musica sia al centro dello spettacolo. Per la prima volta ogni big porterà due canzoni, quindi la giuria dovrà scegliere quale delle due è la canzone del Festival. Per me ci sono tante canzoni destinate ad essere ricordate a lungo. Le serate del Festival saranno molto lunghe, ogni sera arriveremo almeno sino a mezzanotte e mezza. La scelta degli ospiti per me è di alta qualità, anche se magari non sono popolarissimi. Il Festival è già una manifestazione di per sè popolare, quindi abbiamo scelto di seguire un’altra strada.
Confermo la presenza di Maurizio Crozza nella prima serata, non so che cosa dirà domani sera. Ci sono le elezioni, ma non per questo la vita si deve fermare. La politica si deve occupare della nostra vita più che il contrario, quindi penso che ci possa essere spazio per il Festival nel periodo che precede le elezioni. La par condicio sarà totalmente rispettata dato che non ci sono candidati tra i partecipanti alla manifestazione. Ho molto rispetto per la politica, sono la persona meno anti-politica del mondo. Le altre reti daranno spazio ai candidati. Anche noi guarderemo le tribune elettorali, dietro le quinte abbiamo i monitor.
Il pubblico capirà che accadranno delle cose che faranno parte dello spettacolo, ma non ci sarà nessun uso strumentale della tv pubblica. La Rai è di tutti, quindi penso che si possa parlare di tutti. Non possiamo certo essere impermiabili a quello che accade fuori. Se Berlusconi non ha ancora pagato il canone è ancora in tempo per farlo sino al 28 febbraio.
Per fortuna ci saranno molte interruzioni pubblicitarie. Sanremo è un rito, Luciana fa sorridere anche perchè spesso sbaglia involontariamente. Il Festival si aprirà con un omaggio a Giuseppe Verdi. Nella prima serata si esibiranno i primi 7 big e la scelta della canzone avverrà subito dopo l’esecuzione del secondo brano dell’artista. Le canzoni della serata del venerdì non sono state scelte, nè imposte, tutto si è risolto con naturalezza, non ci sono stati conflitti. Grazie alla possibilità di avere due canzoni, gli artisti avranno più spazio per esprimere il loro lavoro. Sulla scelta di una canzone su due a casa si aprirà per forza di cose un dibattito. Quest’anno ci sarà un premio in più. Sarà intitolato a Sergio Bardotti, sarà consegnato nella sera di venerdì e sarà assegnato al miglior testo in gara.
I primi cantanti saranno nell’ordine Marco Mengoni, Raphael Gualazzi, Daniele Silvestri, Simona Molinari e Peter Cincotti, Marta sui Tubi, Maria Nazionale e Chiara Galliazzo. I proclamatori della prima serata saranno Marco Alemanno, Ilaria D’Amico, Valeria Bilello, Flavia Pennetta, Cristina e Benedetta Parodi, Vincenzo Montella e Stefano Tempesti (portiere della nazionale italiana di pallanuoto).
Nel corso della terza serata il Maestro Daniel Baremboim suonerà un brano di Chopin sul palco dell’Ariston. Nell’ultima sera il Maestro Harding invece risponderà ad alcune domande su Wagner e Verdi. A me il Festival di Sanremo è sempre piaciuto. Per me è una manifestazione nobile, condurre Sanremo è un’opportunità piacevole. Ho un gran bel ricordo della partecipazione di Beppe Grillo al Festival come comico. Pochi, come lui, hanno avuto la bravura di saper far ridere la gente, come disse Buster Keaton.»
Luciana Littizzetto, conduttrice del 63° Festival di Sanremo: «Viste le dimissioni di Papa Benedetto XVI propongo Fabio Fazio come camerlengo. Durante le prove di questi giorni Fazio mi sposta sempre come fossi un mobile visto che sono sempre al posto sbagliato sul palco. Ho promesso al direttore di Rai Uno che farò la brava. Fazio non solo non sa cosa dirà Maurizio Crozza, ma non sa nemmeno che cosa dirò io. Non corrispondo ai canoni classici di Sanremo, per questo mi sento onorata di essere stata scelta. Si può arrivare a fare Sanremo senza avere le classiche doti delle donne che fanno tv. Ho sempre seguito il Festival da casa con il mio gruppo di ascolto. In un paese troppo serio come l’Italia Sanremo può essere visto come un momento di liberazione, di spensieratezza. Io sarò una presentatrice un po’ fuori dai canoni.»
Maurizio Zoccarato, sindaco di Sanremo:«Negli ultimi 4 anni abbiamo cercato di rendere più vivibile la città di Sanremo. Mi auguro che entro 2 anni sia terminato il restyling di via Matteotti, in modo tale da rendere il soggiorno migliore ai turisti che vengono a Sanremo.»
Giancarlo Leone, direttore di Rai Uno:
«Ricordo quando mi sono occupato dell’Ufficio Stampa del Festival di Sanremo dal 1990 al 1993 al Cinema Ritz. E’ stata un’esperienza molto formativa per me, ne ho un ricordo assoluamente piacevole. Quest’anno abbiamo deciso di partire dal progetto,lasciando perdere gli ascolti. Non vogliamo essere schiavi dell’audience. Il Festival ha sempre subito delle curve sul piano degli ascolti. L’anno scorso è stato il più punto in alto, sarà molto difficile ripetersi. Un anno fa con l’accoppiata Morandi e Celentano si è chiuso un ciclo, è stato raggiunto l’apice. Questo Festival non sarà una manifestazione politica, non sarà un Festival dell’Unità. Se Silvio Berlusconi davvero non ha ancora pagato il canone, penso che dopo aver visto il nostro Festival lo pagherà. L’intera macchina produttiva del Festival costerà meno che in passato, mi sembra una cosa importante, visto il periodo che stiamo vivendo.»
[Fonte [url”www.riviera24.it”]http://www.riviera24.it/articoli/2013/02/11/149266/festival-sanremo-2013-angelo-ogbonna-difensore-del-torino-cantera-litaliano-di-cutugno[/url]]
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