
di Antonella Calcagni
«Ancora qualche giorno di pazienza e il rompicapo delle bollette
della Tarsu sarà risolto». Ad assicurarlo è l’assessore alle
Finanze, Lelio De Santis, il quale ha ricevuto da Roma il via
libera attraverso il parere notificato agli uffici del comune
circa la possibilità di procedere all’abbattimento delle bollette
al 40% che nei mesi scorsi sono state invece inviate al 100% dei
consumi.
Qualche cittadino tuttavia scalpita perché teme che
l’amministrazione non sia di parola e che con la scadenza dei
termini alla fine del mese, non potrà più avere la possibilità di
impugnare le bollette dinanzi al Tar. Qualcuno sta pensando dunque
di presentare comunque il ricorso.
L’assessore, dal canto proprio
invita alla calma, spiegando che non è possibile rimodulare le
bollette a causa dell’assenza del dirigente, Fiore Mancini,
in ferie da qualche settimana che assapora già un antipasto di
pensionamento. Una situazione che sarà risolta fra qualche giorno
con la nomina al suo posto di Claudio Cerasoli il cui primo atto
dovrebbe essere proprio la firma del tanto atteso provvedimento di
annullamento delle vecchie bollette e rimodulazione delle nuove.
«I nuovi conteggi – ha assicurato De Santis – sono stati già fatti
dagli uffici». Inoltre c’è la speranza di un rimborso anche per
chi ha già pagato. «Nonostante il parere negativo del ministero
è nostra intenzione procedere alla restituzione».
Il consigliere
Angelo Mancini (IdV-Aquila Oggi) preferisce invece andare con i
piedi di piombo sempre più convinto che deve essere la giunta
ad annullare le vecchie bollette e non il dirigente. Ricorda
come andò a finire male una storia analoga relativa la pagamento
dell’Ici sulle aree 29 e 30 del regolamento per cui ancora oggi si
trascinano contenziosi. L’amministrazione Tempesta disse di non
pagare, ma il dirigente, all’epoca Quirino Cervellini, non emise
mai il provvedimento.
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