All’Ance si parla di elezioni

15 febbraio 2013 | 19:07
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All’Ance si parla di elezioni

Hanno risposto tutte le principali forze politiche schierate per le prossime elezioni del 24 e 25 febbraio all’appello di ANCE L’Aquila e Confindustria L’Aquila. Nell’Auditorium ANCE si sono confrontati imprese e candidati per il Parlamento della XVII legislatura.

Al centro del dibattito, che si è prolungato fin oltre l’ora di pranzo, un documento presentato dalle due associazioni di categoria in cui si sono sintetizzate le questioni nodali sulle quali è stato chiesto l’impegno dei futuri eletti: certezza e regolarità dei flussi di finanziamento dela ricostruzione; velocizzazione dei pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione; ripristino del contributo agevolato come forma di finanziamento per i progetti della ricostruzione privata; snellimento burocratico e semplificazione amministrativa; potenziamento della linea ferroviaria Pescara- Sulmona- Avezzano- Roma.

Inoltre l’annullamento delle delibere INPS ed INAIL che pretendono la restituzione totale dei tributi decurtati del sisma e il sostegno dele ragioni del cratere presso l’Unione Europea; rimettere la ricostruzione dell’Aquila nell’agenda nazionale; riconoscimento della Valle Peligna come area di crisi regionale; porre a tutti i livelli politici il problema della ormai insopportabile pressione fiscale a carico delle imprese; scongiurare l’introduzione della TARES; rimodulare la programmazione dei FAS su misure strategiche e progetti cantierabili per la provincia dell’Aquila; rafforzamento del sistema creditizio; favorire lo sviluppo del turismo delle aree interne e promozione dell’agroalimentare tipico.

Quindici i candidati che si sono iscritti a parlare al lungo e partecipato dibattito, rappresentanti vecchi e nuovi del territorio provinciale ma anche di fuori provincia, e capilista di fuori regione. Agli aspiranti parlamentari che hanno esposto le loro proposte e le loro intenzioni è stato infine chiesto un contatto costante con le categorie produttive provinciali per tutta la durata della legislatura, per meglio sintonizzare l’azione di governo con le reali esigenze delle imprese e del territorio.