
Primo stop sul percorso del metanodotto Snam Brindisi-Minerbio. Il Wwf Abruzzo – che ha partecipato al sit-in promosso questa mattina dai comitati locali – fa sapere, con una nota, che la conferenza dei servizi convocata dalla Regione Abruzzo per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della Centrale di Compressione di Sulmona (L’Aquila) si è chiusa negando l’autorizzazione alla Snam.
«La centrale di compressione è un tassello importante per il funzionamento complessivo del metanodotto di 687 chilometri che la Snam vuole costruire seguendo l’Appennino, incrociando così zone di altissima sismicità» si legge nella nota.
«Alla base del parere negativo della Conferenza dei Servizi – prosegue il Wwf – è la legge regionale 28/2012 che vieta il rilascio dell’intesa con lo Stato per la realizzazione di grandi metanodotti e opere accessorie come la centrale di compressione di Sulmona in aree ad alta sismicità. Una legge che appare di buon senso; non dello stesso avviso il Governo Monti, che ha incredibilmente promosso un ricorso alla Consulta che ora si dovrà esprimere. In caso di bocciatura della Legge regionale il procedimento potrebbe ripartire. La Snam, in conferenza dei Servizi, contando su questo ricorso, ha provato a chiedere la sospensione del procedimento per non giungere alla chiusura in senso negativo della stessa in attesa del giudizio. La conferenza dei servizi ha invece dato parere negativo e ora la Snam dovrà iniziare di nuovo l’intero iter, qualora la Consulta dovesse bocciare la legge regionale».
Il Wwf, conclude la nota, «ritiene sconcertante la mossa del Governo volta a rimuovere una legge regionale dai contenuti ineccepibili per la tutela della sicurezza del territorio e promuovere un’opera che nessun cittadino vuole e che interessa solo ai grandi affari delle multinazionali dell’energia. Per questo il Wwf chiederà al nuovo Governo di ritirare il ricorso alla Consulta. I disastri del terremoto dell’Aquila e dell’Emilia Romagna dovrebbero aver insegnato che non si può sempre pensare di sfidare la Natura».
SNAM: PRENDIAMO ATTO,MA OPPORTUNO ATTENDERE – «Prendiamo atto della decisione della Regione basata sulla legge regionale 28/2012 e sul parere espresso nelle scorse settimane dal Collegio delle Garanzie Statutarie. La decisione riguarda l’autorizzazione all’esercizio della centrale e non alla sua costruzione; avverso la legge regionale 28/2012 il Governo ha sollevato eccezione di incostituzionalità». E’ quanto si legge in una nota diffusa da Snam Rete Gas al termine della conferenza di servizi convocata nell’ambito del procedimento per il rilascio di autorizzazione integrata ambientale per la progettata centrale di compressione gas di Sulmona.
«Sarebbe stato pertanto opportuno – prosegue la nota – sospendere la determinazione finale in attesa del giudizio della Corte Costituzionale».
La Snam Rete Gas ricorda, in un documento trasmesso alla Regione e reso noto alla stampa, che l’istanza per il rilascio dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale) per la centrale di compressione di Sulmona è antecedente all’entrata in vigore della Legge 28 e che «il Governo ha depositato, il 4 settembre 2012, presso la cancelleria della Corte Costituzionale, il ricorso per questione di legittimità costituzionale della Legge, in particolare dell’articolo 3 della stessa».
Pertanto Snam Rete Gas chiede al responsabile del procedimento di «aggiornare la Conferenza di Servizi affinché possano essere opportunamente valutate, sotto il profilo tecnico, le integrazioni documentali consegnate da Snam Rete Gas in data odierna». Chiede, inoltre – con riferimento al parere del Collegio Regionale per le Garanzie Statutarie della Regione Abruzzo n. 1/2013 – di «sospendere la determinazione finale della Conferenza di Servizi, nelle more del giudizio pendente avanti la Corte Costituzionale, sul ricorso del Governo italiano del 23.08.12, il cui estratto, pubblicato sulla G.U del 24.10.12 n. 42, si deposita agli atti dell’odierna Conferenza di Servizi affinché venga allegato al relativo verbale».