Stupro Pizzoli, madre vittima: «Mia figlia dovrà curarsi per anni»

«Mia figlia stava morendo e dovrà curarsi per anni. Ha partecipato a ogni udienza del processo perché il silenzio l’avrebbe uccisa. Voleva capire perché, ma nemmeno la sentenza di condanna contro il suo stupratore le ha dato un po’ di sollievo». Così racconta al settimanale ‘Gente’ la madre della ragazza ventenne violentata fuori da una discoteca nell’Aquilano per cui l’ex militare Francesco Tuccia è stato condannato a 8 anni.
«Mia figlia ha sempre sognato di diventare ingegnere, quella sera le dissi di andare a ballare perché stava sempre sui libri – ricorda la donna – Alle 6 del mattino bussò alla porta un carabiniere».
Mia figlia, prosegue «era in choc etilico, quasi morta per il freddo visto che era stata abbandonata nuda nella neve e aveva perso moltissimo sangue».
Oggi la ragazza studia e vive in una città del nord Italia. «Non ricorda nulla di quella notte. Prova a rifarsi una vita, ma la guarigione è ancora lunga – aggiunge la madre – La neve la manda in panico, non sa prendere i mezzi pubblici. E gli esami orali all’università non può sostenerli: le ricordano gli interrogatori».
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