
La Casa dello Studente è crollata non solo per la furia del terremoto, ma soprattutto per la carente progettazione e modalità di realizzazione di una struttura costruita nel ’65 e inoltre «per i carichi verticali aumentati nel corso della ristrutturazione del 2000, peraltro non collaudata dal tecnico dell’azienda per il diritto allo studio dell’Aquila Pietro Sebastiani, intervento che ha compreso anche il montaggio della parete Rei, una struttura anti-incendi, per la quale le conseguenze del crollo sono state rese ancora più gravi».
Sono questi gli aspetti salienti alla base delle [url”quattro condanne”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=51799&typeb=0&Crollo-Casa-dello-Studente-4-condanne[/url] emesse dal giudice del tribunale dell’Aquila Giuseppe Grieco, al termine del processo di primo grado per il crollo della Casa dello Studente che si è concluso oggi all’Aquila.
In sostanza, il giudice dopo tre ore di camera di consiglio, ha confermato il quadro accusatorio e le richieste del pm Fabio Picuti, che al termine non ha voluto rilasciare commenti limitandosi ad un «sono soddisfatto».
Non ha voluto commentare la sentenza il giudice Grieco. I difensori dei condannati hanno annunciato ricorso in appello che potrà essere presentato dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza prevista tra 90 giorni.