
«Il Comune dell’Aquila, tramite il piano di protezione civile, [url”ha sempre allestito tre tende riscaldate”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=51861&typeb=0&Terremoto-le-aree-di-attesa-in-caso-di-emergenza[/url] dove i cittadini che per paura sentono l’esigenza di uscire di casa, possono passare la notte».
Lo ha ricordato il sindaco del capoluogo abruzzese Massimo Cialente, [url”dopo lo sciame sismico della scorsa notte”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=51821&typeb=0&Forte-scossa-all-Aquila-3-7-di-magnitudo[/url]. Le tende si trovano a Coppito (Murata Gigotti), a Paganica (Tenda Amica) ed a Bazzano (Tenda Amica).
«Oltre le tende – aggiunge -, sono indicate con specifica segnaletica anche le aree di raccolta ed il piano di protezione civile è da tempo fruibile sul sito del Comune dell’Aquila». «Mi preme ricordare, mio malgrado – ha dichiarato ancora il Sindaco – che questo è un territorio altamente sismico. Augurandomi, anche da cittadino aquilano, di non dover fare più uso del piano, in caso di ulteriori scosse, invito tutti i miei concittadini ad agire secondo coscienza, con la consapevolezza che il Comune dell’Aquila è sempre pronto a garantire riparo con strutture adeguate e personale preparato».
È dell’ottobre scorso la sentenza del giudice del Tribunale dell’Aquila Marco Billi che ha condannato a sei anni di reclusione i sette componenti della Commissione Grandi rischi che parteciparono alla riunione del 31 marzo 2009, pochi giorni prima del devastante terremoto in Abruzzo, ritenendoli colpevoli di avere fornito informazioni «imprecise e incomplete».