Sisma, lettera superstiti: ‘Noi, vittime dello Stato’

17 febbraio 2013 | 17:36
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Sisma, lettera superstiti: ‘Noi, vittime dello Stato’

Noi «vittime dello Stato, della Regione Abruzzo, di chi non ha saputo tutelare noi studenti». Così scrivono quattro giovani scampati al crollo della Casa dello Studente all’Aquila nella notte del tragico terremoto del 6 aprile del 2009, per cui ieri ci sono state quattro condanne, tre a quattro anni e una a due anni e sei mesi, e sei assoluzioni.

Ana Paola Fulcheri, Stefania Cacioppo, Cinzia Di Bernardo e Hisham Shahim, rimasti in silenzio ieri al termine del processo, hanno inviato la loro lettera all’avvocato Wania Della Vigna che ha rappresentato gli interessi di 11 parti civili nel corso del processo.

«Non siamo vittime del terremoto ma siamo vittime della responsabilità umana, della superficialità, della negligenza degli uomini, specie dei professionisti», hanno continuato tornando al quel maledetto 6 aprile. Per i quattro giovani sopravvissuti, «l’unica vera giustizia sarebbe avere qui con noi Michelone, Alessio, Angela, Francesco, Davide, Marco, Luca e Luciano». «Così purtroppo non è».