La Destra chiede un sottosegratario alla ricostruzione

18 febbraio 2013 | 08:01
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La Destra chiede un sottosegratario alla ricostruzione

«Un sottosegretariato alla ricostruzione dell’Aquila e del cratere a un aquilano. È la richiesta che il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace, farà al governo di centrodestra in caso di vittoria alle prossime elezioni politiche».

A darne l’annuncio sono stati Luigi D’Eramo e Giandonato Morra, candidati rispettivamente alla Camera e al Senato con il partito di Storace, in occasione dell’incontro che si è tenuto oggi presso il palazzetto dei Nobili, nel centro storico aquilano.

«Per ricostruire davvero L’Aquila – ha spiegato D’Eramo – c’è bisogno di competenza ed esperienza: esperienza della città, del territorio e della gente. Alla nostra città serve una figura che funga da anello di congiunzione tra il territorio e il governo».

«L’istituzione di questo sottosegretariato è un atto di civiltà politica nei confronti dei cittadini aquilani che in quattro anni hanno subito un sindaco che ha preferito fare il capopopolo, portando avanti solo battaglie demagogiche. Poi è arrivato il professor Monti, e per un anno e mezzo il centrosinistra ha taciuto completamente».

E continua: «Mentre prima avevamo soggetti con i quali interloquire, oggi non si sa con chi poter parlare. Proprio per questo abbiamo chiesto che il sottosegretario alla ricostruzione sia necessariamente un aquilano, lo dobbiamo non solo a noi stessi e alla nostra città, ma anche alle 309 persone che da quel tragico 6 aprile 2009 non ci sono più».

Giandonato Morra ha concordato con D’Eramo, che riguardo le prossime consultazioni «bisogna compattarsi per un voto aquilano affinché venga garantita rappresentanza al territorio».

A prendere la parola durante l’incontro con i simpatizzanti aquilani, anche il segretario provinciale del partito, Valerio Di Pasquale: «Non siamo a destra in quanto alternativi a un progetto di centrosinistra – ha dichiarato – ma perché ci siamo sempre stati. La nostra è una destra sociale perché vicina al popolo. Il nostro interesse primario è quello del cittadino».