
«Cialente ha oltrepassato la soglia della sopportazione. Valuterò eventuali azioni di tutela dalle sue dichiarazioni che sopporto ormai da troppo tempo». A sottolinearlo, attraverso una nota, è il governatore abruzzese Giovanni Chiodi.
«Non può impunemente continuare a esternare ciò che il suo cervello maldestramente gli mette in bocca – aggiunge Chiodi – dovrebbe cominciare seriamente a preoccuparsi del blocco totale della ricostruzione e a come porvi rimedio, considerato che è quasi un anno che le procedure sono ferme».
«In questa polemica inutile – spiega il governatore – non si rende conto che il blocco da lui voluto sta provocando conseguenze di stallo anche sul fronte delle scuole e del necessario ‘pensionamento’ dei Musp. Già il decreto 89, con il quale è stato approvato il programma, prevedeva l’impegno del commissario a finanziare le necessità del Comune dell’Aquila con i fondi ordinari della ricostruzione, ma poi la bandiera politica del ‘via il Commissario’ ha interrotto tutto».
«Anche i suoi amici, oggi candidati al parlamento, che in passato sono stati solidali con lui – prosegue Chiodi – ora, magicamente, lo hanno lasciato solo in questo dannoso tentativo di alzare nuovamente polvere su una questione delicata e fondamentale che riguarda l’Abruzzo intero».
«Quasi la totalità del territorio abruzzese è sismico e l’aver predisposto un piano complessivo che rispondesse alle esigenze dell’Aquila, dei comuni del cratere e di tutto l’Abruzzo non può essere fatto passare come ‘scippo’ di soldi. Non posso permetterlo né per la mia onorabilità, né per gli interessi degli abruzzesi che oggi rappresento», ha concluso il governatore.
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