
di Marianna Gianforte
Mentre il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, riempiva piazza Verdi a Viterbo, all’Aquila i grillini si radunavano a piazza Duomo. Punto di riferimento, il tendone dei cittadini, dove Enza Blundo, capolista abruzzese del M5S al Senato ha mosso i “primi passi” del suo impegno civile.
L’M5S ha chiuso nel centro storico del capoluogo terremotato la campagna elettorale abruzzese. Al fianco della Blundo c’erano anche il capolista alla Camera, Giancuca Vacca, di Pescara, e tutti gli altri candidati: Silvio Corsi, dell’Aquila, Enea Giancaterino e Fabio Di Bernardini, tutti dell’Aquila, Maurizio Rampazzi, di Pescara e Massimo Di Renzo, di Vasto.
Non c’era il pienone, però, a piazza Duomo, fallito anche il tentativo di connettersi in videoconferenza con il leader Beppe Grillo da Viterbo. Ma i sostenitori del Movimento sono arrivati con tutto il loro entusiasmo, trovando una Blundo agguerrita più che mai.
«Se ci sarà una vittoria al Senato e alla Camera, come sono sicura che avverrà, si tratterà della vittoria di tutti noi – ha detto – perché siamo un movimento democratico. Ma la stampa nazionale e locale ci ha ignorato, ci ha messo in ginocchio», ha denunciato la grillina.
«Quanti di voi sanno che ci sono altre donne capolista al Senato? – ha continuato la Blundo – ebbene, pochi, perché le televisioni parlano soltanto di Stefania Pezzopane, capolista del Pd». Oltre Blundo e Pezzopane, c’è anche un’altra donna candidata come capolista al Senato, ed è Martina Mancinelli del Partito dei lavoratori.
La candidata aquilana del M5S ha strappato applausi parlando della difesa del territorio, della lotta alla corruzione, dell’agroalimentare da salvare, della città terremotata da ricostruire. «Politici arrendetevi – ha detto usando uno dei motti recenti e di successo di Grillo – ed ha aggiunto: «Continuiamo a denunciare il modo di fare politica dei nostri amministratori. Noi siamo la dimostrazione chiara di come qui non si tutela la democrazia», ha aggiunto, criticando ancora la Pezzopane: «Ha detto che il Movimento 5 Stelle non è democratico. Non è vero. E’ la sua politica che non lo è».
Anche gli altri candidati sono intervenuti, presentandosi e illustrando le priorità del programma del Movimento 5 Stelle: dal reddito di cittadinanza al rilancio delle piccole e medie imprese, dalla lotta alla corruzione politica e sociale all’abolizione dei contributi pubblici ai partiti, dal referendum propositivo e senza quorum all’obbligo di discussione delle leggi di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese.
E poi, ancora: la legge sul conflitto d’interessi e l’accesso gratuito alla rete, l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, l’abolizione delle Province. Tante le domande poste anche dai presenti, che hanno voluto sapere dai candidati come il Movimento 5 Stelle intende agire sulla trasparenza della Pubblica amministrazione, sulla difesa del patrimonio storico e architettonico, sulla fine dei parlamentari corrotti dal Parlamento e sulla “resistenza” dell’euro. Critiche all’euro e al «sistema Europa, incentrato, anzi comandato – spiegano i grillini abruzzesi – dalla Germania», si sono espressi alcuni candidati. Insomma, i motori sono stati riscaldati.
Ora si deve partire compatti verso Roma, dove è prevista “l’ondata dei grillini” nel tardo pomeriggio di domani, a piazza San Giovanni. Dall’Aquila due gli autobus in partenza, alle 14 e alle 17.