Post sisma, «Gli albergatori non possono più aspettare»

Albergatori sull’orlo di una crisi di nervi nonostante le promesse di pagamento di Chiodi. Dalla loro parte, a chiusura della campagna elettorale, Giovanni Lolli e Stefania Pezzopane chiedono alla Regione di erogare in fretta i pagamenti. Proprio nelle casse dell’Ente sono depositati, infatti, i 12 milioni di euro necessari a saldare fino all’agosto scorso il conto delle ospitalità post sisma ferme al 2010.
«Gli operatori – ha spiegato Lolli – non possono aspettare 5 o 6 settimane, così come è stato detto loro. É necessario fare in fretta per scongiurare le chiusure». Poi l’indice si leva contro il governatore Chiodi: «La smetta con il giochetto dello scaricabarile; è tempo che si assuma le proprie responsabilità. Non può dire che la colpa per i ritardi nei pagamenti è del Pd. É vero la legge Barca sarà stata ispirata dal Pd, ma votata anche dal Pdl».
Per Lolli è necessario mettere in campo «un intervento rapido e straordinario, vanno iscritti a bilancio quei fondi, vanno stanziati al più presto. Insomma, bisogna governare, non passare il tempo a dare la colpa agli altri». Occorre una soluzione anche per il Durc visto che molti operatori non sono a posto con i pagamenti.
Stefania Pezzopane è tornata sul caso scuole sparando a zero contro il presidente della Regione: «A corto di proposte e privo di risultati da rivendicare, getta cortine di fumo, attacca, difende l’indifendibile. E’ la sua strategia, l’abbiamo vista anche di recente sulla questione dei fondi per le scuole abruzzesi e in particolare di quelle del cratere. Ha mandato indietro cinque milioni di euro, senza assegnarli all’Ufficio Regionale Scolastico, che aveva già pronti i progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa».
La Pezzopane ha ricordato la macchia indelebile del piano per la ricostruzione delle scuole danneggiate dal sisma. Nella seconda redazione scompare praticamente L’Aquila, mentre restano finanziati edifici che non hanno più destinazione scolastica. Assurda per la Pezzopane anche la recente guerra campanilistica armata dallo stesso Chiodi con gli altri comprensori. «Ci siamo adoperati per trovare ulteriori risorse nelle pieghe dei residui dei fondi della gestione stralcio. Abbiamo 40 milioni nel triennio di cui 20 saranno stanziati a breve. In questo modo potranno essere salvaguardate anche le richieste di altri comprensori».
Non poteva mancare un ultimo pensiero per Chiodi nell’ultimo giorno di campagna elettorale prima del silenzio: «Chiodi sta distruggendo la Regione e il Pdl e ha un atteggiamento ostile nei confronti degli abruzzesi». A.Cal.