Camera, in Abruzzo Grillo beffa B&B

26 febbraio 2013 | 02:00
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Camera, in Abruzzo Grillo beffa B&B

In Abruzzo il Movimento 5 Stelle batte Berlusconi e Bersani alla Camera. Dopo un serrato testa a testa, alla fine a spuntarla è Beppe Grillo, che con 232.542 preferenze e il 29,87% beffa l’ex premier Berlusconi di un soffio che si ferma a 229.883 voti e il 29,53%.

La coalizione di Pierluigi Bersani è relegata alla terza posizione, con 204.285 voti e il 26,24% delle preferenze.

Gli elettori abruzzesi aventi diritto alla Camera sono 1.067.298, i votanti sono stati 810.590 cioè il 75,94%.

Il centro di Mario Monti ha incassato solo l’8,88% cioè 69.158 preferenze.

La lista Rivoluzione Civile di Ingroia ha preso 25.769 voti, cioè il 3,31%.

Giannino porta a casa solo 4.452 voti, lo 0,57%.

RISCHIO INGOVERNABILITA’ A LIVELLO NAZIONALE

Ancora più sorprendente e intricato è lo scenario a livello nazionale, con una lotta all’ultimo voto e un rischio, concreto, di ingovernabilità.

Pd-Sel sono avanti alla Camera, ma di un’inezia. Pdl-Lega tengono al Senato e sono in vantaggio nelle regioni che contano nella ripartizione dei seggi.

Ma soprattutto è strepitoso il risultato del Movimento 5 Stelle: 23,8% al Senato, 29,87% alla Camera dove risulta il primo partito.

Si rischia quindi una maggioranza inutile di centrosinistra a Montecitorio, mentre a palazzo Madama si sovrappongono tre poli che non riuscirebbero ad agggregarsi tra loro e a formare una maggioranza.

Ulteriore elemento di complicazione risulterebbe il fatto che, secondo la gran parte delle interpretazioni, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alle ultime settimane di mandato, non può più sciogliere le Camere né indire nuove elezioni.

L’AFFLUENZA

È del 75,89% il dato finale dell’affluenza in Abruzzo nell’ultima rilevazione di lunedì alle ore 15 per le elezioni politiche, inferiore del 5,06% alla precedente tornata del 2008, quando alla stessa ora aveva votato l’80,95% degli abruzzesi.

Quanto alle province, Teramo quella più assidua con il 77,66% (-3,49%), segue Pescara con il 75,75% (-6,30%), quindi Chieti con il 75,73% (-4,80%) e infine L’Aquila con il 74,48% (-5,70%).