
«Abbiamo un appuntamento che è quello della nomina del presidente della Repubblica. Con questi numeri credo che serva che la scelta venga fatta attraverso un percorso di ampie mediazioni: eviteremo quindi per fortuna il ripetersi di presidenze alla Napolitano che abbiamo visto come, soprattutto in questo anno e mezzo, sia stato in grado di incidere in maniera negativa nelle scelte della politica, andando anche oltre le proprie competenze e credo che questo sia un dato». A sottolineralo è il senatore uscente e vicecoordinatore del Pdl Abruzzo, Fabrizio Di Stefano, neo eletto alla Camera dei deputati, spiegando che il risultato raggiunto dalla coalizione di centrodestra «ci deve riempire di responsabilità perché capiamo benissimo che il quadro nazionale è quanto mai complesso».
Dopo la nomina del presidente della Repubblica, secondo Di Stefano, «qualsiasi governo si dovesse formare, ha la priorità assoluta di rifare la legge elettorale perché questa non è in grado di garantire governabilità. Serve una legge che torni a mettere le preferenze per le scelte dei parlamentari – evidenzia Di Stefano -, altrimenti continueremo a far crescere coloro che cavalcano la protesta».
«Inoltre – ha aggiunto – appare evidente che gli equilibri sono molto precari. Se dopo qualche riforma strutturale si dovesse valutare di tornare alle urne noi siamo pronti, ma
certamente non prima di aver cambiato la legge elettorale».