
La Regione Abruzzo ha prorogato di un mese la scadenza per la creazione delle Dmc ([i]Destination, managent Company[/i]) previste dalla nuova legge sul turismo. Una boccata di ossigeno per gli operatori del comprensorio aquilano che fino a qualche settimana fa avevano dimostrato di non avere le idee chiarissime. Ad assumere la regia dell’operazione è stata la Confcommercio che ha organizzato incontri informativi con gli imprenditori lavorando allo scopo di creare una unica Dmc. Se l’obiettivo non dovesse essere raggiunto andrebbero da soli l’altipiano delle Rocche e il Gran Sasso. L’Aquila sarebbe dunque tagliata fuori.
«Abbiamo predisposto una scheda di adesione – ha spiegato il direttore di Confcommercio, Celso Cioni – Finora hanno riposto circa 60 operatori. Abbiamo avuto altri incontri, un altro è previsto in settimana. Nel frattempo una società sta elaborando un progetto unico per la creazione di una sola Dmc. Si tratta di un piano molto articolato che mette in rete le vocazione, ma anche tutte le idee che in questi giorni gli operatori stanno esprimendo anche attraverso un Blog».
«Non abbiamo problemi per il capitale sociale (deve essere di 100 mila euro per Dmc) – ha spiegato Cioni – Il nostro obiettivo è creare un organismo molto partecipato sul modello del Trentino nel quale ognuno ha la stessa capacità di incidere. Sia le piccole realtà sia le imprese più grandi. Non vogliamo insomma controllori, perchè gli operatori devono avere pari dignità».
C’è molto interesse intorno alla creazione della [i]public Company[/i] che soprattutto per il territorio aquilano rappresenta una delle carte su cui puntare per uscire dal tunnel del post sisma. In questa fase Confcommercio e Comune dell’Aquila sembrano andare a braccetto e forse anche la Regione Abruzzo che ha deciso di aderire alla richiesta di proroga, giunta soprattutto dal Comune dell’Aquila. Così anche gli operatori del capoluogo di Regione potranno esprimere la propria progettualità turistica, sebbene in zona Cesarini. A.Cal.