
di Antonella Calcagni
Giovani, belli e con il posto fisso. Il miracolo si è compiuto all’Aquila per l’esercito dei 300 nuovi colletti bianchi della ricostruzione del cratere sismico che ieri, all’interno dell’auditorium di Renzo Piano, alla presenza dei vertici del Formez, hanno compilato il modulo con l’indicazione delle sedi scelte.
In ogni caso l’opzione potrà essere formalizzata al momento della firma del contratto. Correttamente, tuttavia molti ragazzi hanno già optato ieri per non lasciare sulle spine i colleghi pronti a subentrare in graduatoria. Raggiante il presidente del Formez (che ha organizzato il concorso) Carlo Flamment, anche per lui si è trattato di un miracolo.
«Questo concorso finito in poco più di 5 mesi – ha detto – è stato una sfida per il Paese. Abbiamo dimostrato che non c’è più l’Italia dei raccomandati. È un chiaro messaggio per le future selezioni. É stato il concorso più breve della storia, anche se è stata una corsa rischiosa».
Entro una settimana ha spiegato Rosario Maiorano sempre del Formez, saranno consegnate le liste dei vincitori a ciascun ente, poi toccherà alle amministrazioni procedere alla stipulata dei contratti. Insomma per il loro primo giorno di lavoro i magnifici 300 dovranno attendere altri 10 giorni, poi saranno formati in progress.
Il 28 febbraio cominceranno anche i colloqui per il concorsino per 50 lavoratori a tempo determinato. Anche quel cocorso entro marzo sarà terminato. Per il sindaco Massimo Cialente è necessario accelerare e cercare di dare continuità a quei ragazzi che prima del concorso hanno lavorato in un determinato ufficio.
«Forse sarebbe stato auspicabile creare un meccanismo che favorisse il ritorno di questi ragazzi nell’ufficio in cui hanno maturato esperienza». Alfonso Celotto, capo di gabinetto del Ministro Barca esprime soddisfazione: «La nuova macchina per la ricostruzione è pronta e a puntino per chi verrà dopo di noi. Questo concorso è il risultato di una buona pratica amministrativa».