Piattaforma-raffineria Ombrina, nuovo intervento del Wwf

«La piattaforma-raffineria Ombrina-mare è un centro-oli al cubo, con enormi rischi per l’ambiente e l’economia abruzzese e del medio-basso Adriatico» il WWF torna sulla vicenda dell’approvazione del progetto da parte del Ministero dell’Ambiente.
«Per 20-25 anni questo impianto, realizzato direttamente in mare, costituirebbe un vero e proprio incubo per l’intera fascia costiera non solo abruzzese ma dell’intero medio-basso Adriatico. Ricordiamo che per stessa ammissione delle organizzazioni dei petrolieri questi impianti rilasciano frazioni consistenti di idrocarburi in mare durante le normali operazioni anche senza i cosiddetti incidenti».
Dichiara Dante Caserta, presidente f.f. del WWF Italia «E’ inconcepibile quanto sta accadendo, sarebbe stato grave anche solo aver immaginato di piazzare una mega-piattaforma con fiamma perenne e annessa petroliera di 300 metri di lunghezza proprio di fronte il simbolo della nostra costa, il trabocco del Turchino. Uno sversamento in mare toccherebbe direttamente diversi siti di interesse comunitario e aree costiere su cui si basa gran parte dell’economia turistica abruzzese. Serve una risposta compatta e, soprattutto, coordinata di tutta la comunità di queste aree. Abbiamo fermato il terzo traforo del Gran Sasso e bloccato la svendita dei tre principali fiumi abruzzesi, opere volute allora dal governo centrale. Abbiamo bloccato il centro-oli che aveva ricevuto tutte le autorizzazioni. Abbiamo dimostrato di opporci in maniera efficace contro progetti devastanti per conservare ciò che rimane delle bellezze del nostro Abruzzo. Dispiace che molti amministratori si accorgono solo ora di questo grande pericolo senza aver recepito le proposte giunte dalle associazioni, come quella di costituire una [i]task-force[/i] a livello della Regione Abruzzo per contrastare la petrolizzazione recentemente rilanciata nella strategia energetica nazionale dal Ministro Passera che individuava l’Abruzzo come distretto minerario per gli idrocarburi.
Comunque meglio tardi che mai, serve un’azione congiunta per una campagna che durerà mesi se non anni. Per questo il WWF promuove una riunione il prossimo 1 marzo alle ore 18 a Fossacesia presso il Teatro Comunale, affinché tutti insieme, cittadini, amministratori, organizzazioni, associazioni, movimenti, partiti si definisca un piano di azioni comuni, dal ricorso al TAR alle eventuali manifestazioni locali e nazionali».
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