
di Valter Marcone
L’età dei miei ricordi una sera
consumata dallo sguardo sui vetri striati
d’una finestra. Ed è attesa.
La vita secondo la vita
fa il mondo più grande del mondo.
Tu che pensi all’autunno
e negli occhi e nei capelli trattieni
la luce di quella stagione
tu mentre io invecchio
impronti la mia pena
con la tua assenza.
Ho dentro un grumo detto anima
che si logora a poco a poco
e quello che resta non ha
più mondo è solo una cartilagine
di sentimenti che tiene in serbo
proprio quei ricordi che raccontano
il mondo, il grande mondo
declinando i verbi al passato.
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