Accademia dell’immagine, dipendenti senza stipendio

28 febbraio 2013 | 19:17
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Accademia dell’immagine, dipendenti senza stipendio

di Alessia Lombardo

I lavoratori cassaintegrati dell’Accademia dell’immagine, scuola di alta formazione nel settore del cinema e dell’audiovisivo, che ha visto la chiusura dopo il sisma per l’inagibilità della sede, tornano alla carica chiedendo un tavolo di trattativa alle istituzioni volto a cercare soluzioni lavorative per ricollocare 8 persone.

Amareggiati e stufi per la situazione stagnante che dura ormai da quattro anni, i dipendenti auspicano al più presto una responsabile uscita dal silenzio dei soci fondatori (Regione, Comune e Provincia). «Ci hanno fatto fuori – hanno esordito – e rappresentiamo una patata bollente, non si può più vivere senza dignità. Siamo disperati. La cassa integrazione del 2013 (gennaio e febbraio) ancora non è stata erogata dall’Inps. C’è gente che ha una famiglia da mantenere e senza neanche quei 450-500 euro non è semplice».

Dei 10 lavoratori in cassa integrazione 2 stanno per maturare la pensione, ma i restanti 8 pretendono delle risposte che, al momento, con l’assenza del Cda nessuno può fornirgli. «A fine giugno – hanno spiegato – scadrà la cassa integrazione, ci chiediamo cosa succederà e fino a che punto potremmo andare avanti così. Dal 2009 riceviamo una cassa integrazione post-sisma poi chissà se percepiremo quella per le aziende in difficoltà».

I cassintegrati sono anche disposti a incrementare i 450-500 euro con altri lavori. «Chiederemo – hanno aggiunto – di incrementare i soldi degli ammortizzatori sociali facendo dei lavori socialmente utili, devono aiutarci a trovare delle soluzioni. Si può fare ricorso a meccanismi esistenti ma bisogna avere la volontà».

In attesa di risposte e soluzioni lavorative i dipendenti rivendicano la parità di trattamento rispetto a 3 ex colleghi, licenziati dall’Accademia dell’immagine nell’agosto 2011 e riassorbiti nel giro di poco tempo nel Centro sperimentale di cinematografia (Csc) per la nascita all’Aquila della sede distaccata della Scuola nazionale di cinema, che «sono passati a un impiego pubblico senza concorso e percepiscono uno stipendio pieno».

Già dal 2008 i lavoratori non avevano percepito lo stipendio, per la mancata erogazione da parte della Regione Abruzzo del contributo annuale di 300mila euro previsto dalla legge 100 del 1997. Il centro sperimentale di cinematografia beneficia di 550 mila euro all’anno da parte dei soci fondatori (Regione, Comune, Provincia).