
L’associazione Biblioteca delle donne, centro antiviolenza Melusine rilancia la proposta del consigliere comunale Antonello Bernardi di affidare un assessorato all’avvocato Simona Giannangeli, auspicando che questa idea «possa trovare una più larga condivisione da parte di altre realtà di associazioni, forze politiche, donne e uomini che riconoscono l’impegno che la nostra associazione rappresenta sul territorio, sia dal punto di vista politico che sociale».
«Sono passati tanti anni da quando è cominciato il nostro percorso politico insieme a Simona Giannangeli – spiegano le portavoce dell’associazione – dalle manifestazioni antimilitariste, alla conoscenza di altri paesi oltre i nostri confini per tessere nuove relazioni con le donne dei luoghi di conflitto, fino alla fondazione di un centro antiviolenza a L’Aquila, di cui Simona è la responsabile dell’ufficio legale. Ed è stato insieme a lei, alla sua esperienza politica e soprattutto alla sua competenza professionale che oggi il centro antiviolenza è diventato luogo di riferimento della città, riconosciuto dalla stessa amministrazione comunale che non dispone di strutture e competenze adeguate per affrontare le emergenze e le problematiche connesse all’accoglienza e al sostegno delle donne in difficoltà».
«Il motivo che ci spinge a credere fermamente nella validità della nostra richiesta, rivolta all’amministrazione comunale, alla sua giunta, al suo sindaco e alle forze politiche che lo sostengono, ha due ragioni fondamentali – argomentano le portavoce dell’associazione – una opportunità per la nostra città oggi non rinviabile, un richiamo all’impegno che questo governo si è dato per una partecipazione istituzionale paritaria di uomini e donne. Per tutte queste ragioni e per altre ancora sottolineiamo che nominare l’avvocato Simona Giannangeli assessore del Comune di L’Aquila vuol dire mettere a disposizione della comunità cittadina e del suo territorio la sua professionalità e le sue competenze per una politica che valorizza le differenze, capace di accogliere le proposte di una cittadinanza attiva, in linea con l’idea di riuscire il prima possibile a vivere in una città capace di riconosce il valore di una democrazia compiuta».
Ad appoggiare la proposta di Antonello Bernardi c’è anche il consigliere comunale di ‘L’Aquila città aperta’ Roberto di Tinari. «Concordo con quanto auspicato da alcuni esponenti della maggioranza in merito all’opportunità che il sindaco, laddove dovesse procedere ad una redistribuzione delle deleghe a seguito della rinuncia dell’assessore Stefania Pezzopane, eletta al Senato, inviti a far parte della giunta l’avvocato Simona Giannangeli», ha spiegato il consigliere, sottolineando che «si tratta di una professionista seria, stimata, impegnata da anni, nell’ambito politico e in quello forense, in importanti battaglie in favore delle donne e per l’affermazione dei diritti fondamentali». «È inoltre giovane, preparata e motivata e ha acquisito esperienza e competenze notevoli. Sarebbe davvero, da parte del sindaco Cialente, una scelta lungimirante e pienamente condivisibile», ha concluso Tinari.
LE REAZIONI
GAMAL BOUCHAIB – «Condivido in pieno l’entusiasmo per le nomine del nuovo assessore al sociale ma non ne capisco la metodolgia e la logica.
Ad oggi l’assessore al sociale ancora non abbandona la sua carica e non vedo il motivo per cui si sia alzato questo grande polverone su tutti i mezzi di comunicazione in cui ogni giorno compaiono una schiera di nomi e di proposte.
La ricostruzione sociale è una delle emergenze più importanti, non può essere strumentalizzata.
Lo testimonia il grado di malessere e di sofferenza di tanti aquilani e la presenza in città di stranieri che aumenta in modo notevole di giorno in giorno e che ad oggi, secondo le statistiche, sarebbe di 5 mila e 500 persone.
Condivido dunque gli interessi per questo settore ma serve una riflessione seria, non una logica populista che non vede la realtà dei fatti. L’assenza di lavoro, il numero dei disoccupati, la carenza di alloggi, la disgregazione familiare e la precarietà della vita sono tutte testimonianze di una realtà che soffre e che necessita di una forte attenzione da parte di tutti ma soprattutto da parte delle istituzioni. Questa città ha bisogno del lavoro di una persona umile che sappia affrontare un problema di grande portata per questo territorio. Chiunque andrà ad occupare il posto dell’attuale assessore dovrà far convergere i bisogni di quanti vivono ogni giorno i disagi ed i danni, non solo comuni a tutta la nazione, ma prodotti ancor di più dal trauma del sisma che ci ha gravemente colpiti».