
Il capoluogo di regione si è mostrato in occasione delle ultime amministrative uno dei più importanti “fortini” del movimento, che tuttavia non sembra aver guadagnato con la federazione di centro democratico. L’isola felice di centro è pronta ora ad accogliere in consiglio comunale altri due uomini: Antonio Nardantonio dei socialisti e un consigliere del Pd il cui nome sarà ufficializzato in queste ore. L’Api punta dunque sull’Aquila nominando il vice sindaco Roberto Riga responsabile organizzativo nazionale del partito.
Francesco Rutelli, oggi in città, ha sottolineato che «Api è ancor più determinata nella realtà aquilana. Riga seguirà questa fase di organizzazione che ci porterà al congresso – ha spiegato – Abbiamo messo al lavoro un gruppo di esperti per produrre progetti nel campo della [i]Green economy[/i]. Un piano di grande respiro cui contribuiranno anche esperti di molte unversità italiane».
Non poteva mancare il commento post elettorale: «Lo stallo politico oggi rischia di lasciare l’Aquila nella terra di nessuno». Di qui l’impegno di Rutelli in Europa anche sul fronte della «sospensione tasse e nella ricerca di fondi Ue per lo sviluppo di progetti Green legati al turismo e alla cultura che possano essere volano del post sisma».
Sorge il dubbio che in questo modo Api intenda precostituire un lasciapassare in vista delle Regionali: «è prematuro – spiega pacato Rutelli – Certo è che diremo la nostra e cercheremo di farci valere». «A Grillo va chiesto cosa intenda fare per questo Paese e per L’Aquila – ha continuato – che è un banco di prova nazionale. Hanno tirato fuori il voto di protesta, da oggi il primo partito italiano deve dire ciò che è in grado di fare per il Paese». A.Cal.