
Futuro incerto per oltre 400
dipendenti dei quattro ipermercati Leclerc Conad presenti in Abruzzo.
Dopo aver annunciato l’esubero di 48 persone, di cui 16
all’Aquila, 13 a Lanciano (Chieti), 10 a Teramo e 9 a Chieti, la
proprietà ha formulato una nuova offerta ai sindacati per
scongiurare i licenziamenti a fronte di condizioni che alcuni
rappresentanti dei lavoratori ritengono “inaccettabili”.
La proprietà lamenta gli effetti disastrosi della crisi
sulle vendite e un crollo generalizzato degli incassi che
renderebbero necessaria una ristrutturazione. Nel corso di più
tavoli di confronto, i vertici dell’azienda hanno messo sul piatto
della bilancia il ritiro degli esuberi in cambio della stipula
di un contratto di solidarietà di 24 mesi, eventualmente
prorogabile di un ulteriore anno: un ammortizzatore sociale che
consente la copertura del pagamento dell’80% delle ore decurtate
dai contratti.
Il pacchetto proposto, però, prevede anche una maggiore
flessibilità, il blocco degli scatti di anzianità e lo stop
all’indennità aggiuntiva in busta paga per straordinari e
festivi. I sindacati stanno riflettendo sulla proposta, ma hanno
già messo dei paletti precisi, «soprattutto in ordine al
congelamento degli scatti di anzianità», come spiega Teresa
Cotroneo, della Fisascat Cisl dell’Aquila.
Nel testo unitario delle sigle chiamate a risolvere la
vertenza e recapitato all’azienda si parla di «forti criticità
e forzature» e si chiede di individuare «strumenti condivisi
ed equilibrati, anche dal punto di vista economico per le
lavoratrice e i lavoratori sul versante della programmazione».
Intanto per oggi è stato convocato un nuovo incontro per
cercare di trovare un’intesa in vista di quello definitivo già
fissato per l’8 marzo prossimo.
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