
I consiglieri diventati di maggioranza staccano la spina all’amministrazione Federico poco tempo prima dello scioglimento naturale del consiglio comunale per le elezioni di primavera.
Si sono presentati dopo le 20 in Comune in 11, gli stessi finiti con foto segnaletiche sul manifesto-attacco del Pdl, per decidere il da farsi:
Giuseppe Ranalli (candidato sindaco Idv), Luciano Marinucci (candidato sindaco Psi), Antonio Iannamorelli e, Mimmo Di Benedetto (Pd), Alessandro Maceroni (Fli), Cristian La Civita e Antonio De Deo (Rialzati Abruzzo), Filadelfio Manasseri (Api), Luigi Santilli (Lista civica), Luigi Rapone (Udc), Silverio Gatta (Sel, che ha mandato delega notarile).
Il manifesto-attacco del Pdl, che Fabio Federico aveva bollato come satira politica ha determinato l’ultima scelta dei consiglieri, arrivata in una concitata riunione degli 11, che alla fine hanno optato per la rinuncia in blocco.
Allora, allertata la segretaria comunale, le firme sono state raccolte e protocollate nella sede al piano terra dei vigili urbani, alla presenza, oltre che della segretaria, anche del comandante della Polizia municipale Antonio Litigante e di una vigilessa.
La ratifica delle firme sulle lettere di dimissioni è arrivata alle 21.12.
Dopo le precedenti amministrazioni La Civita e Centofanti, per la terza volta consecutiva il governo cittadino finisce prima della naturale scadenza dei 5 anni.
A diffondere la notizia non delle agenzie ma www.rete5.tv.
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