A scuola di sicurezza stradale

5 marzo 2013 | 10:42
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A scuola di sicurezza stradale

Quasi mille giovani sono morti l’anno scorso a causa di incidenti stradali: 972 persone sotto i 30 anni, 567 delle quali avevano un’ età compresa tra i 18 e i 25 anni.

Per contribuire a fermare questa strage Ania, l’ Associazione tra le compagnie di assicurazione, ha organizzato, in collaborazione con la polizia stradale e Aiscat tutour, un corso di sicurezza stradale che coinvolgerà migliaia di studenti delle scuole superiori italiane.

Concepito come un tour itinerante, l’evento partirà il 4 marzo da Roma e si concluderà a Torino il 22 marzo, toccando 13 città di 12 diverse regioni italiane e coinvolgendo 16 istituti superiori.

Dopo i due giorni di permanenza nella Capitale, Tutour si sposterà a Caserta, Palermo, Reggio Calabria, Matera, Bari, Pescara, Montevarchi, Prato, Bologna, Padova, Milano e infine Torino. Protagonisti dell’iniziativa saranno gli studenti dell’ultimo e del penultimo anno delle superiori, che si cimenteranno con lezioni teoriche, affidate a personale della polizia stradale, psicologi e esperti, e prove pratiche, con l’ausilio di quattro simulatori di guida: seguendo le istruzioni di un pilota professionista potranno misurarsi nelle principali manovre di emergenza e provare in simulazione gli effetti negativi della guida in stato psico-fisico alterato.

Con esempi concreti verrà così spiegato ai giovani come l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti conduca a una percezione alterata della realtà e del rischio. Saranno inoltre mostrati video di ricostruzioni di incidenti causati da chi stava guidando sotto l’effetto di alcol o droghe e testimonianze di vittime di incidenti stradali, incidenti che rappresentano la prima causa di morte tra i giovani, e che spesso sono legati allo sballo per alcool e droga come ha evidenziato Vittorio Rizzi , direttore del Servizio Polizia stradale.

«Quasi mille giovani morti in un anno per incidente stradale costituiscono una tragedia inaccettabile» ha osservato il segretario dell’Ania Umberto Guidoni,invitando tutti a «moltiplicare gli sforzi» per prevenirla.

Tanto resta da fare ma non si parte da zero: negli ultimi 10 anni, secondo il direttore generale dell’Aiscat Massimo Schintu, gli incidenti sono scesi del 40% e i morti quasi del 55%.

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