Comuni massacrati da Monti

5 marzo 2013 | 21:26
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Comuni massacrati da Monti

«Qualcuno ancora è convinto che il presidente del consiglio Monti sia stato salutare per il risanamento

dell’economia italiana» ha dichiarato Alberto Pompizi

Sindaco di Sant’Omero in una nota.

«Tutti i provvedimenti adottati negli ultimi tempi sembrano

più contro le autonomie locali che un reale tentativo di ridare slancio all’economia ed all’occupazione.

E personalmente mi sento prigioniero politico-amministrativo di questo governo che non ha avuto il

coraggio di tagliare le indennità milionarie (da 15.000 euro a 30.000 compreso le indennità) ai nostri deputati

mentre negli altri paesi europei percepiscono da 5.000 a 10.000 euro» ha continuato il sindaco.

«Oggi i comuni sono ridotti ai minimi termini, con bilanci asfittici e con fornitori arrabbiati ed impagati.

Infatti questo governo ha pensato di aggravare ancora di più i bilanci delle famiglie attivando una nuova, e piu’

onerosa, tassa (TARES) che dopo tre mesi dalla sua entrata in vigore, nessuno ancora riesce a capire come applicarla,

ha anche bloccato le consulenze e la capacità di contrarre mutui ai comuni (anche a quelli virtuosi come Sant’Omero),

bloccando quindi la realizzazione delle opere pubbliche.

Ha pensato in modo ancora più grave di bloccare anche

le assunzioni del personale, anche a quei comuni che hanno una forte carenza di personale, come il comune di

Sant’Omero che ha solo 20 dipendenti».

«Questa situazione gravissima – ha aggiunto il sindaco – si completa con la contemporanea riduzione di trasferimenti statali e con

il mancato rimborso dei danni delle ultime nevicate, ma ancora peggio al mancato rimborso dei danni ai beni

pubblici e privati dell’ultima alluvione (solo a Sant’Omero si aggira sui 9 milioni di euro).

Sembra quasi un dispetto istituzionale verso le autonomie locali a cominciare da quelle abruzzesi.

Ciò spiega anche il poco attivismo degli amministratori delle autonomie locali – ha concluso il sindaco – che non hanno condiviso affatto

queste scelte scellerate che hanno messo in difficoltà anche la loro credibilità ad un anno dal rinnovo (15 giugno 2014)

dei quasi ottomila sindaci italiani.

Riusciranno le istituzioni nazionali e regionali a ridare fiducia ai sindaci ed agli assessori comunali?

Altrimenti tra un anno ci sarà un ulteriore ridimensionamento delle attuali e dimagrite forze politiche a favore del

qualunquismo e dello scontento generale.

Speriamo si cambi in tempi brevi e si vada a ridare autonomia alle realtà locali altrimenti, come ha fatto l’ottimo sindaco

di Montorio, non ci resta che rassegnare le dimissioni.»