
di Antonella Calcagni
Il Comune dell’Aquila scommette sulla integrazione socio-assistenziale dei malati di mente, in particolare di coloro che soffrono di patologie acute e che hanno bisogno di assistenza continua. É stato siglato un protocollo di intesa fra Comune dell’Aquila e Asl teso alla collaborazione fra l’amministrazione e l’azienda, al fine di migliorare la qualità della vita dei 35 pazienti assistiti. Un buon esempio di integrazione socio-sanitaria, ha rilevato il direttore del dipartimento di salute mentale, Vittorio Sconci.
«Il Comune con 58 mila euro in bilancio parteciperà all’integrazione sociale di queste persone attraverso l’erogazione di un bonus economico – ha spiegato l’assessore e neosenatrice Stefania Pezzopane – e attraverso un’altra serie di azioni fra cui la messa a disposizione di alcune unità degli alloggi del Progetto Case e Map (tre o quattro)». L’assessore ha descritto il progetto che durerà per tutto il 2013 e potrà essere rinnovato. Si tratta di una vera e propria sfida all’integrazione il cui obiettivo principale è l’autosufficienza.
Il protocollo prevede inoltre sostegno ai gruppi appartamento di convivenza e attivazione di collaborazioni interistituzionali, volte a sensibilizzare il territorio sul tema della disabilità mentale e a promuovere l’integrazione sociale e lavorativa delle persone con disagio psichico. L’accesso ai gruppi appartamento o convivenza avviene su richiesta del dipartimento di salute mentale. Viene data priorità alle situazioni con assenza della famiglia di origine o particolari situazioni cliniche. L’accesso al bonus, invece avviene su segnalazione dei servizi afferenti al dipartimento di salute mentale.
Il dottor Sconci ha spiegato che nel post sisma non si è registrato un aumento dei pazienti psicotici, l’incidenza è sempre la stessa. «Anche perché li abbiamo seguiti da subito – ha aggiunto – Discorso diverso è invece per l’aumento del disturbo post traumatico da stress e soprattutto degli alcolisti».