
di Giovanni Baiocchetti
E’ stata interamente realizzata grazie a donazioni di privati e aziende la struttura polifunzionale diventata un luogo di aggregazione quasi fondamentale per gli abitanti del villaggio MAP di S. Rufina di Roio.
Sono passati circa otto mesi dall’inaugurazione ufficiale e già viene utilizzata per le più svariate attività, segno del forte bisogno di un ritrovo nella frazione aquilana: dai corsi di ballo alle messe domenicali, dalle feste di compleanno alle riunioni ufficiali, dal corso di ginnastica a quello di micologia, dalle “arrostate” ai convegni e addirittura qualche funerale.
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La storia della realizzazione di questo centro è molto particolare: non ci troviamo di fronte ad uno dei tanti casi di grosse donazioni da parte di aziende o associazioni importanti. Chi si è dato molto da fare, in questo caso, è il comitato di S. Rufina, nato nell’estate del 2009, che ci ha creduto fino all’ultimo.
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I soldi arrivati all’indomani del terremto, infatti, sembravano non bastare; stiamo parlando di donazioni di privati, e quindi di somme relativamente contenute, come nel caso di una coppia milanese che ha deciso di rinunciare ai regali di nozze per partecipare a questo progetto. Con un po’ di fatica, dunque, il comitato è riuscito ad acquistare la struttura di metallo ed è stato costretto, per forza di cose, a risparmiare sulla manodopera: pareti, pavimenti, impianti, allestimento interno e servizi igienici sono stati realizzati dalla gente del posto, che si è data appuntamento spesso nel fine settimana, per alcuni mesi, per portare a termine il lavoro.
In un contesto politico e sociale di appropriazione indebita e sperpero di risorse pubbliche, è confortante trovare un esempio di gratuità, di trasparente e corretta gestione di denaro a beneficio della collettività.