Progetto C.a.s.e, disastro con la guaina catramata

di Alessia Lombardo
Seppur tempestivo l’intervento dei tecnici non ha risolto il problema delle infiltrazioni in un’abitazione del progetto C.a.s.e. di Cese di Preturo, anzi. In attesa che l’acqua si asciugasse si è pensato di apporre la guaina catramata sul balcone del piano superiore non sotto, ma sopra le mattonelle.
A riferirlo sono stati gli stessi cittadini che, per aiutare l’assegnatario del monolocale con visibili perdite di acqua dal soffitto, avevano chiamato sabato mattina le forze dell’ordine.
Così dopo i due verbali, uno dei Vigili del fuoco e uno dei Carabinieri, e il rilievo eseguito dal tecnico comunale Americo Tatananni, ieri sono iniziati e finiti i lavori. «Invece di risolvere il problema – ha esordito Andreina Pellegrini – ne è stato creato un altro. Il balcone del piano di sopra non è più fruibile e l’appartamento di sotto è rimasto com’era. Si sono buttati dei soldi e non è stato risolto nulla».
«Stamattina ho chiamato Tatananni – ha raccontato – e mi ha riferito che prima di intervenire nell’alloggio di sotto stanno aspettando che si asciughi un po’ l’acqua. Per quanto riguarda invece il terrazzo hanno apposto della guaina catramata sopra le mattonelle di fatto creando un grande problema: il terrazzo, non più utilizzabile, non si può pulire, con il catrame pronto a riscaldarsi e a incollare quando le temperature aumenteranno. La signora non può più uscire dalla finestra».
«È stato fatto un disastro – ha concluso – sul balcone Tatananni mi ha detto che non ci sono risorse per poter intervenire. Se il Comune dell’Aquila non è nelle condizioni per gestire determinate situazioni sarebbe opportuno che si faccia da parte».
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