
di Antonella Calcagni
É compiuta la nuova rivoluzione al Comune dell’Aquila grazie al Regolamento sulla contabilità, approvato all’unanimità giovedì sera, essenziale per regolare la vita gestionale dell’ente. Il precedente era vecchio di 16 anni; da allora nessuno ci aveva più messo le mani.
Si è reso necessario approvarlo in base alle novità introdotte dalla nuova normativa. Consta di 121 articoli e 17 capitoli. É il primo regolamento approvato in Italia ai sensi della nuova legge, ha sottolineato l’assessore Lelio De Santis. Fra le novità più importanti, una nuova procedura per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio che l’amministrazione sta sanando avendo riconosciuto finora debiti per oltre 5 milioni 213 mila euro rispetto ai 25 milioni totali.
Si tratta di buchi antichi, originati dal 2000 in poi, creati dalle amministrazioni precedenti e dall’Istituzione Perdonanza. Grazie al regolamento l’amministrazione deve individuare le responsabilità del dirigente e del funzionario, tenuti a fare relazione dettagliata.
Inoltre la procedura del riconoscimento dei debiti è più snella. Il segretario deve rivalersi sul dipendente pubblico con un’azione presso la Corte dei Conti per le somme che eccedono la sorte capitale. Si tratta di un passaggio obbligatorio e si applica per tutti i debiti che approderanno da ora in poi in consiglio.
«É un’arma contro l’inerzia degli uffici che non si oppongono tempestivamente quando il debito si presenta -spiega De Santis – oppure non fanno in modo che il debito sia riconosciuto in tempi brevi».
Giro di vite anche sui controlli interni degli atti dell’ente sia preventivi che successivi. Sulle società partecipate è obbligatorio il riallineamento dei loro conti con il bilancio del Comune. Passaggio anche sulla qualità dei servizi erogati. I risultati saranno passati all’Oiv, nucleo di valutazione dei dirigenti che dovrà valutare in toto l’attività svolta. Grazie al regolamento il cittadino avrà maggiore trasparenza dalla Pa, sapendo chi fa cosa. Impone alla politica e ai dipendenti maggiore cura per l’azione amministrativa; evidenzia inoltre la separazione fra politica e gestione amministrativa. Lo strumento impone anche una relazione di fine mandato dell’attività amministrativa firmata dal responsabile finanziario e dal segretario generale. Un modo per dare certezza della eredità amministrativa.
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