Mobilità ciclistica: l’Abruzzo avrà una legge

8 marzo 2013 | 13:09
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Mobilità ciclistica: l’Abruzzo avrà una legge

Anche la Regione Abruzzo si appresta ad approvare una legge per favorire la mobilità ciclistica, una legge la cui approvazione si attendeva da diversi anni e che sarà approvata martedì 12 marzo 2013 nella seduta del Consiglio regionale.

«Esprimo soddisfazione per questo traguardo» dice Claudio Ruffini, «sono stato uno dei promotori dell’iniziativa legislativa e dopo diverse correzioni abbiamo finalmente trovato una sintesi in Commissione sul testo da portare in approvazione. Un particolare ringraziamento lo voglio rivolgere a tutte le associazioni del mondo dell’ambiente e ciclistiche che hanno seguito e sostenuto con me l’approvazione della legge regionale».

Per il consigliere regionale la mobilità ciclistica deve essere la vera priorità strategica per le infrastrutture del nostro territorio regionale.

«Questo obiettivo» continua Ruffini, «condiviso anche dalle nostre associazioni ambientaliste è sempre stato una delle mie priorità politiche sia come presidente che come sindaco e l’ho anche inserito nel mio programma da consigliere regionale. Ho condiviso da subito tutte le richieste delle associazioni ambientaliste dal completamento del Corridoio verde adriatico, al quale ho dato anche un contributo con i ponti ciclopedonali come amministratore, alla realizzazione dei percorsi ciclabili vallivi e fluviali, quali scelte prioritarie per il miglioramento della qualità della vita, ma anche quali risorse vitali per il turismo».

Secondo Claudio Ruffini, «con questa legge la regione Abruzzo fa un ulteriore passo verso il turismo responsabile e verso un’idea di crescita economica legata all’utilizzo delle risorse naturali. Per questo come PD diciamo no alla piattaforma di Ombrina a Mare al largo della Costa Teatina e diciamo si all’uso della bicicletta come nuove possibilità di fare turismo e muovere l’economia locale».

Tra i punti della legge si ricordano:

1. Il sostegno alla mobilità pedonale attraverso la realizzazione ed il completamento di percorsi ciclabili e la creazione di una rete (interconnessa, protetta e dedicata) di itinerari ciclabili e ciclopedonali attraverso località di valore ambientale, paesaggistico, culturale e turistico anche con la creazione di una rete di punti di ristoro.

2. La trasformazione e la riconversione di vecchi manufatti (ponti, tratti stradali, stazioni ferroviarie) in percorsi ciclabili e ciclopedonali.

3. Province e comuni programmeranno gli interventi in favore della ciclabilità, completando e distribuendo sul territorio l’effetto applicativo del Piano regionale.

4. La proposta, nel quadro delle indicazioni del piano regionale della mobilità e dei trasporti e dei relativi piani di attuazione, di destinare una quota non inferiore al 10 per cento dei posti auto previsti, adeguatamente attrezzata, al parcheggio di biciclette.

5. Il ruolo dei Comuni: avranno anche altre possibilità, ovvero nella realizzazione di reti urbane o extraurbane potranno prevedere itinerari e piste ciclabili e ciclopedonali. Così come dovranno inserire nei regolamenti edilizi delle norme per la realizzazione di spazi comuni per il deposito di biciclette nelle strutture pubbliche o negli edifici di edilizia residenziale pubblica.

«Con questa legge aumenterà la sensibilità verso l’uso della bicicletta e auspico che per la regione Abruzzo sia solo una prima tappa. Adesso ci aspettiamo che vengano completati alcuni progetti esistenti e che i nuovi investimenti infrastrutturali riguardino anche la mobilità ciclistica» aggiunge Ruffini che conclude affermando, «Abbiamo fatto un primo passo, ma il gap da colmare rispetto alle altre regioni italiane e quelle europee è ancora lungo».