
«Apprendo da notizie di stampa che esisterebbero perplessità sulla mia candidatura a sindaco del centrosinistra, ricevuta non per nomina dall’alto ma per investitura popolare nelle primarie di gennaio, con la partecipazione di tremila cittadini, che hanno scelto il loro candidato Sindaco alla luce del sole» è quanto afferma Peppino Ranalli.
Ranalli precisa in proposito «anzitutto ai cittadini elettori e al risultato delle elezioni primarie si deve massimo rispetto.
Come ho già dichiarato, appena eletto candidato sindaco, ritenendo conclusa la mia esperienza con l’Italia dei Valori, non sono iscritto né appartengo ad alcuna altra formazione politica e dal momento successivo alle primarie ho assunto su di me l’onore e l’onere di rappresentare tutto il centrosinistra per la riconquista di palazzo S.Francesco, sostenuto in questo fondamentale obiettivo da un documento programmatico sottoscritto dalla coalizione».
«I risultati delle elezioni politiche inoltre hanno rafforzato la mia convinzione della necessità urgente di un rinnovamento profondo del centrosinistra, dell’intera classe politica cittadina e dello stesso rapporto tra istituzioni, politica e cittadinanza» continua il candidato sindaco «ma questo è possibile se sono i giovani a guidare l’azione di rinnovamento reale della vita politico-amministrativa indispensabile per il futuro della nostra città».
Ranalli prosegue: «solo dalla piena e leale unità del centrosinistra si può ripartire per aggregare le altre forze che si sono caratterizzate non come sterile opposizione ma come alternativa sulle cose concrete da realizzare.
Con questi obiettivi continuerò a svolgere il ruolo che i cittadini elettori mi hanno democraticamente attribuito, libero, come sempre, da quei vincoli e da quelle logiche che finora hanno impedito la nascita in questa città di una nuova classe politica, al servizio del bene comune».
«In una città afflitta da problemi, spesso drammatici» conclude Ranalli «non servono divisioni ma si avverte solo la necessità impellente e impegnativa per tutti di condividere scelte sulle cose da fare, su idee e su programmi concreti per il suo rilancio».