
Cinque patteggiamenti e un a decina di rinvii a giudizio.
Questo l’esito di un’inchiesta della squadra mobile contro lo spaccio di cocaina e hascisc nelle scuole aquilane. Si tratta di una rete di giovani, in maggioranza aquilani, che organizzava lo spaccio davanti alle scuole superiori che si trovano a Collesapone, una zona dove gravitano migliaia di studenti, molti dei quali minorenni.
Il giudice per le udienze preliminari Marco Billi è stato molto duro visto che ha respinto altre istanze di patteggiamento e mandando a giudizio parecchi imputati. E gli stessi patteggiamenti ammessi contemplano pene dure.
Infatti il 20enne Marcello Pasquale D’Amato, il personaggio maggiormente implicato, ha patteggiato 4 anni e quattro mesi con la concessione delle attenuanti.
Pene meno dure ma comunque consistenti anche per altri accusati come per Marila Colaiuda e Leons Abazaj (tre anni e mezzo a entrambi) mentre Alessandro Valente ha patteggiato un anno e due mesi. Un anno anche a Simone Scopano. Gli altri accusati sono stati rinviati tutti a giudizio. Si tratta di Nicola Cannone, Gilberto D’Amore, Massimiliano De Masi, Daniele Nusca, Marco Di Carlantonio, Asim Redzepi, Andrea Capulli, Manuel Ciofani. Il processo si farà il 18 ottobre.
Nella vicenda sono imputati anche altri due minorenni per i quali si procede a parte. Gli investigatori nel corso delle loro indagini hanno potuto appurare che si riusciva a spacciare anche due chilogrammi di hascisc a settimana.
Tutta l’inchiesta nacque dopo che un paio di anni fa riaprirono dei locali in centro storico. In tal modo ci si accorse che esisteva un discreto giro di droga e le indagini sono poi andate avanti in seguito a una serie di appostamenti e intercettazioni che chiarirono come lo spaccio avveniva.
Per quanto riguarda le scuole molta droga veniva lasciata nei bagni. Comunque si è poi verificato che altri punti dove la droga veniva venduta erano nei pressi di alcuni nuovi quartieri del Progetto case e, come detto, in alcuni locali notturni ma anche a San Gregorio e a Rocca di Mezzo. Molte infornazioni su come avveniva lo spaccio sono arrivate in seguito a delle dichiarazioni di alcuni indagati che hanno collaborato con le forze dell’ordine visto che ormai si sentivano in trappola; a quel punto tanto valeva cercare appigli per uno sconto di pena nel processo o in sede di patteggiamento.
Nel corso del procedimento gli imputati stati assistiti dagli avvocati Massimo Costantini, Francesco Valentini, Massimo Carosi, Alessandro De Paulis, Ferdinando Paone. L’indagine si concluse con l’arresto di cinque persone cosa che avvenne la scorsa estate. A finire in manette furono Scopano, Abazaj, Ventulini, Pasquale D’Amato, Colaiuda. Da segnalare, infine, che secondo quanto emerso,la droga arrivava soprattutto da Roma.
Fonte: Il Centro
Articolo di Giampiero Giancarli