Legna e ortaggi: la crisi genera i nuovi ladri

9 marzo 2013 | 18:00
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Legna e ortaggi: la crisi genera i nuovi ladri

In Grecia è accaduto che non potendo pagare le bollette, per riscaldarsi la gente abbia dovuto riscoprire la legna da ardere. Ed è accaduto che hanno dato l’assalto ai boschi più vicini alla città, per fare legna. Nelle pieghe della crisi di questo nostro tempo è accaduto, e forse accade mentre scriviamo e leggiamo queste righe di testo.

E in Italia? La piccola cronaca lancia un segnale. Come quello raccolto, in Sicilia, dalla Coldiretti. Nell’isola è boom di piccoli furti nei campi: prodotti di stagione, carciofi, insalata, «anche le arance – dice la Coldiretti – vanno letteralmente a ruba in questi primi mesi del 2013».

C’è chi ruba per vendere nei mercati, c’è chi ruba per portare a casa. I carabinieri registrano un furto dopo l’altro, solo quando l’entità assume qualche rilievo o il proprietario del terreno è insistente per i danni subiti alle strutture. A Noto, nel siracusano, ad Acate, in provincia di Ragusa, a Ramacca, nel catanese, anche soltanto qualche chilo di prodotto, prelevato direttamente dalle piante.

I nuovi ladri colpiscono indistintamente tutte le produzioni commestibili. I furti avvengono prevalentemente di notte. I coltivatori lamentano danni alle coltivazioni non ancora pronte per la raccolta.E adesso, con l’arrivo della primavera e il moltiplicarsi dei prodotti, il fenomeno tenderà a crescere. Anche perché non pare esserci soluzione alla crisi.