Stop ai test sugli animali per i cosmetici

10 marzo 2013 | 10:08
Share0
Stop ai test sugli animali per i cosmetici

Stop ai test sugli animali per i prodotti cosmetici. Lunedì 11 marzo entra in vigore il divieto totale, su tutto il territorio comunitario, di testare e commercializzare ingredienti e prodotti cosmetici sperimentati su cavie.

Le associazioni ambientaliste cantano vittoria: «Il divieto definitivo imposto nell’Unione Europea – dichiara Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – segnerà una pagina importante a livello mondiale per il superamento dei tanti, troppi, e spesso inutili esperimenti fatti sulla pelle degli animali: le aziende cosmetiche utilizzeranno altri metodi per testare i vari prodotti, diventando così un esempio per tutti i settori che continuano, invece, ad utilizzare lo strumento della sperimentazione infliggendo agli animali terribili sofferenze».

In Europa è fatta, ora spetta agli altri Paesi interrompere le torture sugli animali e perseguire la strada dell’innovazione.

L’iter legislativo per l’abolizione dei test su animali per i prodotti cosmetici va avanti da quasi 20 anni. La normativa italiana e quella europea hanno imposto divieti graduali. Già da marzo 2009 nessun ingrediente dei cosmetici può essere testato su animali in Ue ed è vietato commercializzare nel territorio comunitario prodotti che contengono ingredienti testati su animali al di fuori dell’Europa comunitaria. Si salvavano cinque test, fortemente invasivi e diffusamente praticati: tossicità per uso ripetuto, inclusi sensibilizzazione cutanea e cancerogenicità, tossicità riproduttiva, e tossicocinetica. E sono proprio questi i test che da lunedì verranno proibiti.

La produzione dei cosmetici in Europa sarà totalmente “cruelty-free“. Per lunedì la Lav (Lega antivivisezione) ha organizzato a Roma una manifestazione, che si terrà piazza del Pantheon alle 12.

La Lav chiederà anche al ministero della Salute di ritirare le autorizzazioni in deroga concesse alla ditta Menarini-Rtc di Pomezia per otto cani beagle in arrivo dal Belgio. I cani saranno affidati a privati. Vinta, dunque, la “battaglia di Pomezia”, con gli animalisti piazzati davanti i cancelli del laboratorio ad evitare l’ingresso del gruppo di beagle destinati a dolorosi esperimenti senza anestesia.

[url”Torna alla sezione ‘Il Capoluogo degli animali'”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_Reportage?ID=138&Loid=5[/url]