Hai il physique du rôle della Barbie: un bel vaffa è dedicato a te

di Goia Chiostri
Ho capito perché fin da bambina ti odiavo, insopportabile top model di plastica: sei il primo modello di donna rispetto al quale cominciamo tutte a sentirci inadeguate.
La versione di Barbie, il nuovo libro di Alessandra Faiella, dà un’unica dritta da seguire al mondo delle fanciulle cresciute troppo in fretta: “I vaffa aiutano a crescere”, perché seguire il modello Barbie è rovinoso, sempre e comunque. Il libro non è solo una geniale parodia del best – seller di Asha Philips, ma molto di più.
La povera bellissima biondissima Reeva Steenkamp è l’ultima vittima di questo vero e proprio “genocidio” delle belle da copertina: bella e impossibile, uccisa forse per gelosia. Valeria Lukyanova, per citare un altro nome delle barbie in carne ed ossa, è una ragazza russa di 21 anni che, a forza di giocare con le Barbie e di volerle imitare, ha deciso di volersi trasformare in una di loro grazie a una chirurgia estetica costata, secondo l’Huffington Post, più di 800 mila dollari.
E c’è pure Sarah Burge, che nel 2009 aveva già speso 500 mila sterline dal chirurgo plastico per diventare un giocattolo della Mattel dal vivo.
Il libro diventa, però, anche una sorta di memorial della scrittrice, che racconta ogni sua tappa raggiunta per divenire una donna. Irriverente la descrizione della catastrofe delle mestruazioni, con ricco excursus storico sul problema, ma anche un approfondimento alquanto improbabile su come sarebbero state considerate fichissime le nostre cose se ad avercele fossero stati i maschi: C’ho un flusso! Ce l’ho molto più abbondante che tutti i miei amici! Vuoi veder che flusso ho nei pantaloni?
Un libro che fa tanto ridere, ma anche riflettere: l’autrice, tutto sommato, fra risa e perle di saggezza, lancia un grido di allarme: siamo messe malissimo. Sembra, attraverso la chiave di lettura del saggio – racconto, che la donna (o meglio l’adolescente che cresce) sia tornata indietro di almeno trent’anni. Bionde, magrissime a più non posso, vestite griffate, e coi sederi sodi, le ragazze di oggi, e cosa ancor più grave le bimbe di oggi che si avvicinano al mondo femminile, si stanno man mano tutte uniformando ad un modello praticamente falso ed edulcorato.
Dalla Barbie in poi tutti fanno a gara per proporre una visione inautentica, sdolcinata e distorta della realtà al femminile: dai giornalini per teen, alla pubblicità, all’immagine della coppia e del ruolo materno, fino allo spauracchio della menopausa. E l’autrice lo denuncia, cogliendo al volo il malessere delle donne moderne.