
Diminuiscono le ore di sonno degli italiani, con inevitabili conseguente sulla salute di mente e di corpo. Le otto ore di riposo notturno, che garantiscono benessere e lucidità al mattino seguente, sono una realtà per pochissimi italiani, che negli ultimo dieci anni hanno perso per strada ben un’ora di sonno durante la notte.
Rispetto a 30 anni fa l’Occidente dorme due ore di meno, mentre rispetto al 2003 nel nostro paese si è soliti ridurre di almeno un’ora il riposo notturno. Secondo quanto reso noto, poi, dall’Ospedale San Raffaele di Milano almeno il 30 per cento degli italiani soffrirebbe di insonnia.
Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro del Sonno del San Raffaele di Milano, sottolinea come il 30 per cento degli italiani soffra di insonnia, anche se solo il 15 per cento di questa popolazione soffre di un vero e proprio disturbo, che gli impedisce di fatto di dormire. Le altre persone, invece, non dormono a sufficienza per motivi di lavoro o per ragioni ludiche.
A volte la colpa può essere della tecnologia: per poter riposare bene la notte sarebbe meglioe vitare di usare smartphone, tablet, computer, internet e persino la televisione fino a pochi secondi prima di coricarsi, perché lo stato di allerta che rendono attivo rende il riposo davvero molto difficile. Anche per questo motivo i giovani adulti, con età compresa tra i 25 e i 45 anni, hanno perso un’ora di sonno negli ultimi dieci anni, dormento oggi solo 6 ore e mezza per notte.