
di Antonella Calcagni
Bene il sito internet (www.laquilacapitalecultura.eu), bene le 24 schede progetto e i 900 eventi previsti. Non si può dire che non si stia lavorando alla sfida di ‘L’Aquila capitale della cultura‘, ma l’impresa è ardua. Una scommessa che vale circa un milione di euro, questa è la somma che dovrebbe essere reperita se si vorrà attingere ai finanziamenti europei di un milione e mezzo di euro.
Il finanziamento della Ue per la realizzazione del programma della capitale europea della Cultura è infatti stabilito in 1,5 milioni di euro, da integrare, dice il regolamento, con le partecipazioni dello Stato, della Regione, degli enti locali e degli sponsor privati in modo che l’entità del finanziamento Ue non risulti superiore al 60% della spesa complessiva.
La Regione, finora, come rilevato dall’assessore e senatrice Stefania Pezzopane e dal direttore artistico del programma Errico Centofanti, fa orecchie da mercante, non riuscendo ad andare al di là dei buoni propositi. «Serve invece una legge – rilancia la Pezzopane – e soprattutto un finanziamento».
Il programma di massima, che dovrà essere integrato con le proposte dei cittadini che giungeranno attraverso il blog del nuovo sito internet, prevede circa 900 eventi. Uno dei progetti gravita intorno alla Visitazione della Vergine di Raffaello, commissionata dalla famiglia aquilana Branconio (all’Aquila c’è solo una copia). L’obiettivo è ottenere dal museo del Prado il prestito dell’originale per una mostra all’Aquila all’interno del forte spagnolo.
Questo sarebbe l’evento di maggior richiamo dell’anno europeo che offrirebbe lo spunto per altre mostre sulla transumanza. C’è poi la scheda “L’Aquila Futura”: un libro aperto comparativo sui vari modelli di ricostruzione incentrato sul restauro. Ancora, in cantiere eventi legati alla fondazione della città dell’Aquila, affrontando il discorso in maniera comparativa.
Un’altra mostra di rilievo sarà dedicata all’esposizione di gigantografie di angoli della città immortalati dagli scatti di illustri maestri della fotografia.
Sul fronte museale si pensa di realizzare un catalogo telematico di tutti i fondi artistici fruibili e non. Non poteva mancare il riferimento ai luoghi descritti da Emilio Gadda, raccontandoli di nuovo oggi percorrendo lo stesso itinerario. Seguiranno eventi su Abruzzo regione verde d’Europa e l’Abruzzo dei sapori con le eccellenze agro-alimentari della regione. Il tutto sintetizzato da una mostra mercato.
Sul fronte dell’innovazione tecnologica si segnala la decisione di creare “fabbriche del pensiero e della creatività”. Spazio sarà dedicato anche alle culture migranti, agli abruzzesi nel mondo, alla via dell’acqua, i luoghi del cinema, scienza e tecnologica e le eccellenze agonistiche. Tanta carne a cuocere, insomma.
L’Europa dovrà decidere nel 2015, mentre le schede dovranno essere consegnate entro il 20 settembre. Non è certo se gli argomenti portati aventi: ricostruzione e smart city, riusciranno a sbaragliare la concorrenza (19 città candidate). «Nelle altre Regioni – ha aggiunto il sindaco Massimo Cialente – gli enti si sono scatenati per sostenere la candidatura. Qui non è così».