Del Turco, socialista apolide in attesa di giudizio

13 marzo 2013 | 09:54
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Del Turco, socialista apolide in attesa di giudizio

«Sono convinto che il nostro lavoro sulle prove prodotte dall’accusa abbia fatto prendere al processo un altro giro», capace di dimostrare «la mia innocenza».

Lo dice a Repubblica l’ex governatore abruzzese

Ottaviano del Turco, tra i principali imputati del processo

“Sanitopoli” su presunte tangenti nella sanità privata

abruzzese.

«Ora – dice – sono un socialista riformista apolide

in attesa di giudizio».

«Oggi – spiega – alla luce di quello che la mia difesa ha

dimostrato, quel giudizio lo ribadisco». Vincenzo Maria

sottoscritto alla Procura di Pescara».

E, prosegue Del Turco,

anche se ora Angelini è coimputato « non ha conosciuto né il

carcere, né gli arresti domiciliari, né l’obbligo di dimora.

Non è stato recluso dal mondo per sei mesi. Né ha dovuto

subire l’umiliazione pubblica, la damnatio memoriae».

«Sul mio conto sono state effettuate 104 rogatorie tutte con

esito negativo», afferma l’ex governatore, «non è stato

ancora individuato un solo centesimo dei 6 milioni di euro che

avrei ricevuto».

«Non credo agli abbagli collettivi –

prosegue. – io penso che la Procura si sia convinta della

genuinità delle accuse di Angelini sulla base di un pregiudizio

politico diffuso che, in quell’estate del 2008, assediava la mia

giunta».