
«E’ una persona straordinaria. Avevo immaginato il nome Francesco. Questa elezione è un gesto di grande attenzione al popolo latino americano. Credo sia stato un gesto di grande apertura da parte dei cardinali». Così il vescovo ausiliare dell’arcidiocesi dell’aquila, monsignor Giovanni D’Ercole, sull’elezione del Papa.
«Questa elezione – ha aggiunto – ha smentito tutte le previsione dei giornali dimostrando che i media a volte purtroppo costruiscono su elementi non supportati dalla realtà. Sicuramente Bergoglio – ha detto D’Ercole – era tra i papabili perché candidato già con Ratzinger nel conclave del 2005. Un grande gesto di apertura al mondo che cambia. Sono entusiasta per questo Papa».
«In questo momento ho il cuore pieno di gioia per l’elezione del nuovo successore di Pietro. Una scelta innovativa perché Papa Francesco viene dal continente dove c’è il più gran numero di cattolici. Dunque un grande segno di giovinezza e di speranza per la Chiesa». Lo ha dichiarato l’arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, commentando l’elezione a Pontefice del cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio.
«Il successore di Pietro, anche attraverso le sue prime parole, ha indicato quello che è sempre stato il suo stile pastorale da vescovo e da cardinale: il camminare insieme con il popolo e costruire una società fraterna. Da cardinale di Buenos Aires la scelta preferenziale dei poveri è stata la sua nota pastorale dominante». Lo ha dichiarato mons. Pietro Santoro, vescovo della diocesi dei Marsi, che aggiunge «la scelta del nome di Francesco dice tutto».
«Un momento di grande partecipazione e di grande significato per l’Italia e il mondo»: così Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni non appena appresa la notizia della avvenuta elezione del nuovo Pontefice. «Al nuovo Papa Francesco – ha detto Errani – vanno gli auguri della Conferenza delle Regioni italiane e la vicinanza di tutte le comunità che rappresenta».