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di Antonella Calcagni
Tante belle idee sul futuro delle strutture polivalenti della ex Sercom e di Paganica. Con una proposta di delibera, il consigliere Vincenzo Vittorini chiede che i due spazi siano trasformati in due centri per la solidarietà. Tuttavia per l’ex Sercom il tunnel sembra davvero senza uscita, mentre l’edificio rischia di essere demolito. Nonostante una delibera che sanciva l’acquisizione e un documento degli uffici comunali che dava l’atto come già perfezionato, in realtà l’amministrazione non è ancora riuscita ad acquisire il bene.
«L’acquisizione al patrimonio è ancora in itinere – ha ammesso in commissione territorio il dirigente Mario Di Gregorio – é necessario verificare lo stato di attuazione degli obblighi della ex Sercom che ci risulta non ha effettuato tutte le opere di urbanizzazione previste». É necessaria anche una verifica della polizza fidejussoria.
Della complessa questione si è parlato in occasione di un incontro tecnico risalente al 12 dicembre scorso fra ben cinque dirigenti. Nella riunione il segretario generale, Carlo Pizzorollo, ha proposto di attivare due tipi di strategie diverse: in primo luogo «una verifica dell’ufficio convenzioni delle opere di urbanizzazione convenzionate già realizzate, operando una valutazione di quelle non eseguite. In relazione a queste sarà escussa la polizza fidejussoria, in caso di non ottemperanza si dovrà procedere al decreto ingiuntivo». Di pari passo la seconda strategia è di tipo urbanistico. Per il Comune è di fatto venuta meno la variante urbanistica che ha consentito la realizzazione del manufatto, pertanto sarebbe ripristinata la destinazione originaria. Di qui consegue la necessità di assumere provvedimenti tesi al ripristino dello stato dei luoghi. In parole semplici l’ispettorato urbanistico dovrebbe emettere una ordinanza di demolizione a carico della ex Sercom. In caso di inadempienza di quest’ultima, il Comune potrà trascrivere la proprietà del bene. Il settore valuterà se ritenere l’edificio o demolirlo.
