Giornata della memoria e dell’impegno contro tutte le mafie

di Nando Giammarini*
All’insegna del bellissimo slogan, ‘[i]Semi di Giustizia Fiori di Corresponsabilità[/i]’, si svolgerà il prossimo 16 marzo a Firenze, la XVIII giornata della memoria e dell’impegno contro tutte le mafie in ricordo delle vittime innocenti. L’iniziativa è promossa da Libera e da Avviso Pubblico, in collaborazione con la Rai, segretariato sociale e rapporti con il pubblico, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Firenze, i Comune di Scandicci, la Regione Toscana e sotto l’alto patrocinio del presidente della Repubblica.
L’abbraccio dell’Italia onesta e pulita che si stringe, in segno di rispetto e solidarietà, intorno ai familiari della vittime di tutte le mafie.
Per il particolare anniversario arriveranno nel capoluogo toscano 500 pulman e un treno speciale dalle Liguria. Il consueto appuntamento sarà preceduto da una serie di iniziative in tutto il territorio regionale consistenti in incontri dibattiti, convegni e cineforum che coinvolgeranno cittadini italiani e stranieri.
La toccante e nota manifestazione si svolge ogni anno il 21 marzo, primo giorno di primavera, ma quest’anno è stata anticipata al sabato precedente per permettere una maggiore partecipazione. La scelta di Firenze non è casuale ed ha un grande valore simbolico trattandosi di una città rinascimentale produttrice di opere di raro ingegno e bellezza nel campo letterario, delle arti, della scienza e del pensiero politico. Senza dimenticare che essa – sconvolta nella notte tra il 26 ed il 27 maggio 1983 dalla strage di via dei Georgofili, di cui quest’anno ricorre il ventennale – è la città adottiva di Nino Caponnetto, capo del pool antimafia di Falcone e Borsellino e ha dato i natali al valoroso Pier Luigi Vigna, magistrato che si è occupato delle indagini sul mostro di Firenze. Qui è nato anche Don Lorenzo Milani ideatore della scuola di Barbiana. Di un paesino alle pendici del monte Amiata è padre Ernesto Balducci, una delle personalità di maggior spicco della cultura del mondo cattolico, che nel capoluogo fiorentino ha vissuto per molto tempo.
In questo periodo di crisi che attanaglia il Paese c’è un gran parlare di contrasto al potere mafioso, all’illegalità e alla corruzione, ma poi di fatto si riducono gli interventi necessari per contrastarli e si continua a fare affari d’oro con il commercio degli stupefacenti, il riciclo, l’usura. Dobbiamo finalmente capire che la lotta alle varie forme delinquenziali e mafiose si fa in primo luogo con le leggi in Parlamento, partendo dal presupposto che occorre costruire e radicare una nuova cultura di legalità e onestà capace di denunciare e proporre, per fare in modo che l’unità delle persone che credono e hanno a cuore la moralità e l’onesta diventi la vera forza del cambiamento. Al contempo bisogna entrare nell’ottica di paragonare coloro che compiono atti illegittimi a quelli che sanno, vedono e tacciono. Insomma una battaglia culturale da cui partire per rinnovare il sistema Paese ed aprire nuovi orizzonti ai giovani.
Tutti siano pienamente consapevoli che gesti come l’incendio della Città della Scienza a Napoli – una vera e propria emergenza democratica, una recrudescenza della criminalità organizzata – vedono nella cultura la sveglia delle coscienze e la conoscenza che aiuta ad essere persone umane e responsabili.
Il presidente di Libera, Don Luigi Ciotti, intervenendo recentemente all’Aquila per presentare il progetto ‘Ricostruire Pulito’ ebbe a dire: «La gente abruzzese ha gli anticorpi per risollevarsi ma dobbiamo prevenire le infiltrazioni mafiose». Ciò è valido per l’intera nazione.
Auguriamoci di essere in tanti sabato a Firenze. So con esattezza che ci saranno le donne disabili contro le mafie e tante altre associazioni che hanno fatto del rispetto, della legalità e della dignità la loro bandiera contro qualsiasi forma di violenza e prevaricazione. Contro tutte le mafie in ricordo di Falcone, Borsellino, Peppino Impastato, Pio La Torre, il giudice ragazzino, Rosario Livatino, il generale Dalla Chiesa e, naturalmente, tutte le vittime.
Una bella giornata per mantenere alta l’attenzione sul fenomeno criminalità e denunciare le sue implicazioni sul piano culturale, sociale, politico ed economico, promuovendo e radicando nei cittadini culture di rispetto e legalità. Sarà una manifestazione colorata da tanti fiori, ognuno dei quali con il nome di una vittima o una frase ad effetto affinchè nessuno dimentichi mai.
*lettore