Nel call center non lavorano i bagnini

15 marzo 2013 | 16:29
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Nel call center non lavorano i bagnini

«In data 08 Luglio 2011 – si legge in un comunicato dell’Ugl – l’Ugl chiese l’intervento ispettivo della DTL (Direzione Territoriale del Lavoro) per l’anomalia verificatasi all’interno del call-center Consorzio Lavorabile che, in subappalto da Transcom, gestisce la commessa nazionale del numero verde INPS-INAIL. Evidenziammo allora l’enorme ingiustizia alla quale erano sottoposti i circa 300 dipendenti che, inquadrati nella qualifica di bagnino (posizione A2 del CCNL cooperative sociali) percepivano una retribuzione mensile decisamente inferiore rispetto ai dipendenti degli altri call-center. La situazione appariva ancor più vergognosa in quanto il 40% dell’intero organico è composto da disabili (legge 68 del 1999)».

«Ebbene – continua l’Ugl nel comunicato -, seppur dopo moltissimi mesi, la DTL di L’Aquila ha completato gli accertamenti ispettivi ed ha riconosciuto la fondatezza del nostro esposto. L’attività svolta dagli operatori è stata ricondotta alle mansioni superiori della posizione C1 mentre quella dei tutor a quelle della posizione D1. In pratica, grazie al nostro intervento, i dipendenti del Consorzio Lavorabile percepiranno circa € 150 in più al mese. Inoltre la Direzione Territoriale del Lavoro ha proceduto al recupero della contribuzione Inps omessa calcolata sulla differenza tra la retribuzione erogata dall’azienda e quella contrattualmente prevista per le suddette qualifiche».

«Molto soddisfatto il Segretario Regionale Piero Peretti che ha dichiarato: “ giustizia è stata fatta. Ci dispiace, però, che gli altri sindacati ci abbiano lasciati soli in questa vertenza che, per il bene dei lavoratori disabili e terremotati, avrebbe meritato la massima attenzione da parte di tutti”. Per il recupero delle differenze retributive pregresse – conclude così la nota dell’Ugl -, l’Ugl comunica che fornirà gratuitamente a tutti i dipendenti l’assistenza legale».