Sei Nazioni: l’Italia chiude in bellezza

16 marzo 2013 | 17:58
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Sei Nazioni: l’Italia chiude in bellezza

Di Marcello Spimpolo

Italia-Irlanda è diventata molto più di una partita di Sei Nazioni. Gli Azzurri di Brunel hanno portato a casa un grande risultato, vincendo 22 a 15.

Nella quinta e ultima giornata del 6 Nazioni 2013, dopo tre sconfitte consecutive contro Scozia, Galles e Inghilterra, gli azzurri ritrovano il successo davanti al proprio pubblico e festeggiano al meglio l’ultima gara in carriera di Andrea Lo Cicero, recordman di presenze per l’Italrugby. Decisiva la meta di Venditti per il 14-6 all’inizio della ripresa. Nessuna meta per l’Irlanda, apparsa opaca, che chiude il torneo con appena 3 punti (un successo, un pari, tre sconfitte), alle spalle degli azzurri.

Il cielo è sempre piú … Azzurro sopra l’Olimpico! Il coro dei 74 mila tifosi che intona la canzone di Rino Gaetano accompagna gli uomini di Brunel nel giro d’onore al termine di una prova maiuscola della Nazionale italiana. Maiuscola sotto il punto di vista dell’orgoglio e della fisicitá, un po’ meno sotto quello tecnico. Diversi passaggi in avanti, o comunque sbagliati, hanno frustrato molti degli attacchi dei trequarti Azzurri che comunque hanno provato ad imbastire trame interessanti.

In difesa si é rivista la diga di Mallettiana memoria e la prova di quanto questa diga fosse difficile da superare si é avuta quando gli Irlandesi, pur in vantaggio di un uomo per un giallo a Capitan Parisse, dopo aver provato per diverso tempo a martellare sui 5 metri la Maginot Azzurra, hanno preferito prendersi i 3 punti di un calcio piuttosto che rischiare di tornare nella propria metá campo a mani vuote.

Ecco, la prova dell’Irlanda. Da sempre in questo sport si discute se una vittoria di una squadra viene tutta dai suoi meriti e in che percentuale derivi invece dai demeriti degli avversari.

Diciamo che la vittoria dell’Italia di oggi é meritatissima perché ha vinto la squadra che ci ha creduto di piú, che ha placcato il placcabile, che ha conquistato le sue touche e spesso ha “sporcato ” quelle degli Irish.

È la vittoria di una mischia che non solo non é mai retrocessa di fronte ai verdi d’oltremanica ma che spesso e volentieri ha travolto gli avanti avversari.

Da sottolineare fra i primi 8 Azzurri, la conferma, dopo Twickenam,di Cittadini a numero 3 e di Furno in seconda linea. Per quest’ultimo viene da chiedersi come mai sia arrivato solo adesso ad essere titolare. Conferme anche da un mobilissimo Ghiraldini e dal Barone Lo Cicero, giunto oggi al canto del cigno in Nazionale. In terza linea, come ormai ci hanno abituato, enorme prova di Capitan Parisse,di Favaro e del monumentale Zanni, finalmente premiato col titolo di Man of the Match.

Passando alla mediana, Gori ha continuato ad evidenziare alti e bassi nella gestione della palla mentre Orquera é apparso ordinato anche se, come al solito, non sempre preciso dalla piazzola tanto da essere sostituito in un paio di occasioni da Garcia. Quest’ultimo, insieme a Canale, ha confermato l’ottima prova offerta contro l’Inghilterra in particolar modo in difesa. Altra conferma é venuta dal triangolo allargato: Mc Lean- Masi- Venditti sono ormai una certezza e se sui primi due non ci possono essere piú dubbi, oggi ha fatto piacere vedere un Venditti concentrato e attento, senza gli svarioni dimostrati nelle altre partite, la cui prova é stata coronata anche dalla segnatura personale.

Quale che sará il piazzamento finale dell’Italia in questo 6 Nazioni 2013 ( dipendente dai risultati delle partite che si stanno giocando in questi minuti) possiamo dire che il bilancio é piú che positivo: si sono vinte due partite,e la vittoria con la Francia sicuramente era fuori da ogni pronostico, si é fatto un figurone nel Tempio di Twickenham spaventando i bianchi d’Inghilterra come non mai, si é perso,giustamente, in casa contro un Galles campione uscente, dimostratosi piú forte di noi proprio nelle fonti di gioco.

L’unico vero rimpianto rimane la brutta prova di Murrayfield.

In Scozia l’Italia é scesa in campo con poca determinazione e forse troppa sufficienza rimediando una pesante sconfitta che ha segnato un bivio nel torneo degli Azzurri: si fosse vinto lì forse avremmo vissuto un altro Sei Nazioni.

Alla luce di tutto questo, comunque promosso alla grande il CT Brunel ed il suo staff, l’Italia adesso dá la sensazione di scendere in campo con le idee chiare e per giocare a rugby,può vincere o perdere, ma se la gioca con chiunque e questo é un grosso passo avanti rispetto al recente passato.

Rimane, a parer nostro, da lavorare sull’aspetto mentale nell’approccio alle partite ma siamo sicuri che al CT francese questo aspetto non sarà sfuggito. Chiude qui il 6 Nazioni 2013, appuntamento con gli Azzurri per la tourneè estiva.