Sei Nazioni U20: amaro pari

16 marzo 2013 | 08:41
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Sei Nazioni U20: amaro pari

di Marcello Spimpolo

In una cornice di pubblico che forse non ripaga abbastanza gli sforzi degli organizzatori, l’Italrugby Under 20 dell’ex neroverde Gianluca Guidi dura un’ora regalando, nei 20 minuti finali, palla,campo e pareggio ai verdi d’Irlanda.

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Allo Stadio dei Marsi di Avezzano finisce così 25 pari una partita in cui l’Italia è stata sempre avanti, ha dominato in mischia chiusa, ha tenuto testa agli avversari in touche ed ha orchestrato,almeno nel primo tempo, trame di gioco con i trequarti che hanno fatto girare la testa agli Irish.

Allo scadere dell’ora di gioco però, un vistoso calo fisico degli Azzurrini ha permesso agli Irlandesi di diventare padroni del campo e di mettere a segno le due mete ed il calcio che sono valsi il pareggio finale.

Rimane quindi l’amaro in bocca per una vittoria sfumata a 7 minuti dalla fine e che lo stesso CT Gianluca Guidi al nostro taccuino, ritiene sia legata in buona parte al calo fisico della squadra.

Nonostante questo, contro l’Irlanda, gli Azzurrini capitanati da Angelo Esposito, conquistano il primo risultato utile della stagione chiudendo sesti in classifica il Torneo 2013, con un punto all’attivo.

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L’Italia parte bene ed al secondo minuto è subito vicina alla meta con Trotta, fermato ad un passo dalla linea. Un minuto dopo, una serie di pick-and-go mandano Marazzi oltre la linea: l’azione è confusa, l’arbitro ricorre al TMO che convalida dopo una lunga analisi. Padovani trasforma ed è 7-0.

Si riprende e l’Italia torna immediatamente in attacco, avanza con una rolling maul e poi apre veloce il gioco con Campagnaro che trova l’intervallo giusto e vola in meta. Padovani questa volta non trasforma ma, dopo nemmeno dieci minuti di gioco, l’Italia conduce 12-0 ed è padrona del campo.

L’Irlanda prova a muovere palla e portarsi nella metà campo italiana ma si scontra contro la difesa rapida ed aggressiva chiesta da Guidi ai suoi giocatori. Come detto, il pack irlandese fa fatica in mischia chiusa ed al diciassettesimo Padovani ha l’opportunità di allungare su calcio piazzato e non la spreca, centrando i pali da posizione defilata: 15-0.

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In questa fase si ha la sensazione che ogni volta che l’Italia si presenta in attacco possa portare a casa dei punti stante l’incosistenza della difesa irlandese e la varietà delle giocate degli Azzurrini.

Se in difesa l’Irlanda lascia a desiderare, quando ribalta il fronte è sempre pericolosa: al ventiduesimo una giocata al largo degli ospiti manda in meta il centro Panther, entrato per l’infortunato Daly, che evita un placcaggio e plana in meta.

Anche l’Italia perde un uomo per infortunio: esce Campagnaro per un problema muscolare avvertito in occasione della propria meta e viene sostituito da Giovanni Benvenuti che, al primo pallone toccato , sfrutta l’avanzamento della mischia e l’imbeccata di Violi per rompere la linea di difesa irlandese e segnare la terza meta italiana della serata.

L’Irlanda reagisce alzando il ritmo del proprio rugby e costringendo l’Italia al fallo poco dopo la mezz’ora: Scannell da facile posizione fa 20-10. Padovani potrebbe replicare un minuto dopo ma, da posizione centrale, il dieci azzurro fallisce la facile occasione.

Si va quindi al riposo sul 20-10.

Al quarto della ripresa, dopo una serie di turn-over, l’Italia attacca in forze, costringe gli ospiti a stringere la difesa e Padovani inventa un cross kick, simile a quello di Orquera contro l’Inghilterra che è valso la meta di Mc Lean. Anche in questo caso il risultato è vincente: la palla trova libero Odiete quasi alla bandierina e l’ala non deve far altro che raccogliere il pallone e toccarlo in meta.

E’ il 25-10 ed è però anche l’ultimo sprazzo dell’Italia che di lì a poco sparirà dal campo.

Intorno al decimo minuto, gli Azzurrini mancano il colpo del KO sprecando un ottimo possesso in profondità nel territorio ospite e l’Irlanda ne approfitta al diciottesimo, organizzando una maul da touche che prende subito l’abbrivio e manda in meta Sexton, entrato da poco: è 25-15 quando si entra nell’ultimo quarto di gara e gli Azzurrini causa la fatica, iniziano a commettere falli in sequenza.

Il direttore di gara concede un piazzato dopo l’altro agli ospiti, senza però, per fortuna, fare ricorso al cartellino contro la difesa italiana: il centro Scannell prima non trova i pali da centrocampo, poi al venticinquesimo riporta gli ospiti a distanza di break da facile posizione.

Adesso sono solo gli Irlandesi a fare la partita, l’Italia soffre e gli ospiti attaccano ad ondate.

Al trentaduesimo una touche lanciata storta dal neroverde Conti,appena entrato, riconsegna palla alla squadra di Ruddock in posizione pericolosa, Crosbie calcia al largo e trova Scholes che salta a raccogliere il pallone toccando in meta. Scannell, da posizione defilata, pareggia.

Esposito e compagni respirano al trentacinquesimo, su un fallo in attacco dell’Irlanda: dopo oltre un quarto d’ora il gioco può tornare nella metà campo ospite.

E’ solo un breve episodio però ed i verdi tornano subito in territorio italiano: la beffa sembra dietro l’angolo, ma la difesa italiana, ormai in apnea, tiene sino al fischio finale.

«La squadra ha dimostrato grande cuore e coraggio, ha segnato quattro belle mete, ha tenuto testa ad una squadra che aveva battuto l’Inghilterra e che questa sera non ci ha certo sopraffatto sul piano del gioco. Abbiamo sofferto dal punto di vista fisico – ha detto a fine gara Gianluca Guidi – e su questo sicuramente c’è da lavorare ad ogni livello.

Peccato anche per alcuni punti al piede non realizzati, ma non voglio certo farne un cruccio a Padovani che stasera ha fatto una grande partita. Sono orgoglioso di poter lavorare con questo staff e con questo gruppo di ragazzi che hanno dimostrato di poter rivaleggiare con chiunque quando vengono dati loro i mezzi ma, ripeto, abbiamo pagato moltissimo un calo fisico nel finale. Adesso pensiamo al Junior World Rugby Trophy che inizia a fine maggio in Cile».

Non si capisce se le parole,velate di amarezza, del CT siano riferite alla Federazione o alle squadre di club che metterebbero pochi minuti nelle gambe di questi ragazzi durante il campionato,certo è che Guidi, da buon toscano, non le manda certo a dire…

Questo il tabellino del match:

Italia v Irlanda 25-25 (p.t. 20-10)

Marcatori: p.t. 4’ m. Marazzi tr. Padovani (7-0); 7’ m. Campagnaro (12-0); 17’ cp. Padovani (15-0); 23’ m. Panther cp. Scannell (15-7); 26’ m. Benvenuti G. (20-7); 33’ cp. Scannell (20-10); s.t. 4’ m. Odiete (25-10); 18’ m. Sexton (25-15); 26’ cp. Scannell (25-18); 33’ m. Scholes tr. Scannell (25-25)

Italia: Esposito (cap); Odiete, Campagnaro (25’ pt. Benvenuti G.), Bettin (39’ st. Buscema), Guarducci; Padovani, Violi; Mbandà. Marazzi, Trotta; Andreotti, Zdrilich (15’ st. Vian); Pasquali (31’ st Biancotti), Moriconi (16’-17’ pt., 29’ st. Conti), Scarsini (26’ st. Traore)

all. Guidi

Irlanda: Leader; Sweetnam (31’ st. Quinn), Daly (10’ pt. Panther), Scannell, Scholes; Crosbie, McGrath (38’ st. Shanahan); Murphy, Van der Flier (33’ st. Timmins), Joyce (14’ st. Sexton); Donnan, McCarthy (19’ pt. Scott); Furniss, Andrew (17’ st. Byrne), Dooley

all. Ruddock

arb. (Francia)

Man of the match: Mbandà (Italia)

Calciatori: Padovani (Italia) 2/6, Scannell (Irlanda) 4/6