Commercianti bocciano ‘galleria’ piazza Duomo

19 marzo 2013 | 16:21
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Commercianti bocciano ‘galleria’ piazza Duomo

di Antonella Calcagni

I commercianti aquilani bocciano il progetto del parcheggio interrato di piazza Duomo che sembra tuttavia rappresentare il minor problema per il settore alle prese con un doppio shock, il sisma e la crisi.

L’opera sotterranea è stata bocciata dall’83,30% dei soci di Confcommercio contro il 16,7% di favorevoli. Sono stati 600 i questionari distribuiti, due le domande poste: oltre che sulla opportunità di realizzare il parcheggio anche sulla realizzazione di una galleria commerciale all’interno dello stesso.

Nello stesso sondaggio i commercianti hanno evidenziato i principali problemi della categoria: in primis il fisco e la pressione fiscale (85%), poi Equitalia, la burocrazia, l’accesso al credito, il calo dei consumi e la mobilità e i parcheggi. Tutte queste voci risultano essere maggiori del 50%.

«I commercianti – ha spiegato il direttore di Confcommercio, Celso Cioni – hanno subito un doppio shock. Prima il sisma, ora il calo dei consumi. Bisogna intervenire subito. Non si può attendere che anche qui la crisi sfoci in tragedia».

Finito anche il boom delle gallerie spuntate nel post sisma come funghi, i commercianti ora si leccano le ferite. Guardano ora con interesse alle parti ricostruite del centro storico attendendo fiduciosi il ritorno dei turisti. Solo alcune delle 220 attività chiuse a causa del sisma si sono ricollocate. Il saldo fra cessazioni e attivazioni è purtroppo negativo, hanno sottolineato i vertici di Confcommercio. Attualmente sono 900 gli associati in cerca di certezze. In 13 punti hanno così sintetizzato una serie di proposte per migliorare la propria situazione.

In primo luogo accesso ed assistenza al credito: riportare la gente in centro non solo con i locali notturni: rafforzare le strategie sul settore turistico; incrementare le occasioni formative; richiedere incentivi per micro e piccole aziende, tutele nei confronti dei fornitori; tutelare gli iscritti riguardo alle vendite negli spacci aziendali e negli outlet visto che spesso i fornitori si trasformano in una sorta di concorrenti sleali; rafforzare il peso della categoria nei confronti delle istituzioni. La realizzazione di un mercato coperto con servizi banche, poste farmacia, pavimentazione adeguata, capolinea per il mercato. Ancora: assistenza on line per la vendita di prodotti tipici, tutela nei confronti degli abusivi, riduzione delle tasse.